Sigarette elettroniche 2021: quando scatta l’aumento per le tasse?

Pubblicato il 29 Dicembre 2020 alle 13:26 Autore: Claudio Garau
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Sigarette elettroniche 2021: quando scatta l’aumento per le tasse? 

Abbiamo già riepilogato in sintesi il pacchetto di aiuti ed agevolazioni, contenute nella manovra 2021, ma in essa non trovano spazio soltanto bonus e misure di sostegno a cittadini, famiglie ed imprese. Infatti, la manovra ha ribadito, anche, l’intenzione di aumentare le aliquote fiscali sui prodotti da inalazione per le sigarette elettroniche, che peseranno dunque di più sulle tasche dei fumatori. Vediamo allora quali sono le novità in merito.

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In buona sostanza, l’escamotage dell’uso delle sigarette elettroniche per evitare le conseguenze dannose per la salute, legate all’uso del tabacco tradizionale, costerà di più a partire dal prossimo anno. La manovra 2021 porterà infatti ad un innalzamento dei prezzi delle sigarette elettroniche. Il motivo è semplice: è l’aumento delle tasse.

La legge di Bilancio è piuttosto chiara sul tema e non lascia spazio ai dubbi. Vi si trova infatti scritto che:

I prodotti da inalazione senza combustione costituiti da sostanze liquide, contenenti o meno nicotina, esclusi quelli autorizzati all’immissione in commercio come medicinali, sono assoggettati ad imposta di consumo” variabile.

Ecco i numeri previsti per il prossimo triennio in riferimento alla tassazione sigarette elettroniche:

  • nel 2021: 15% per i prodotti con nicotina e 10% per quelli senza nicotina;
  • nel 2022: 20% per i prodotti con nicotina e 15% per quelli senza nicotina;
  • nel 2023: 25% per i prodotti con nicotina e 20% per quelli senza nicotina.

In questo momento, i prodotti da inalazione per le sigarette elettroniche subiscono un’aliquota del 10% se con nicotina, 5% invece la percentuale per i prodotti senza nicotina. In base a quanto appena esposto, gli aumenti nel corso del prossimo triennio saranno sicuramente significativi, tanto da poter dire, senza ombra di dubbio, che tutelare la propria salute costerà più caro per i fumatori incalliti e che non rinunciano anche alle sigarette elettroniche.

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Concludendo, le sigarette tradizionali – a differenza delle sigarette elettroniche – non subiranno aumenti dal lato fiscale, e questa disparità di trattamento tra fumatori ‘tradizionali’ e fumatori con sigarette elettroniche ha già fatto storcere il naso a non pochi. C’è infatti chi ha fatto notare che per la prima volta nella storia repubblicana, non è stata ritoccata l’accisa sul tabacco tradizionale, rimasta appunto invariata. 

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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