Pensioni ultime notizie: stop Quota 100 dopo il 2021, ecco come si cambia

Proroga Quota 103: ipotesi più probabile, ancora niente Quota 41

Pensioni ultime notizie: stop Quota 100 dopo il 2021, ecco come si cambia

Pensioni ultime notizie: stop a Quota 100 il 31 dicembre 2021, ultimo giorno della misura di pensionamento anticipato a scadenza. A partire dal 1° gennaio 2022 si cambierà, dunque, anche se non è ancora ben noto come. Per ora sono diverse le ipotesi in corso, ma quella che prende più quota, se perdonate il gioco di parole, è proprio Quota 102, che dovrebbe aumentare di 2 anni il requisito anagrafico di Quota 100. In scadenza, oltre a Quota 100, nel 2021 andranno anche Ape sociale e Opzione Donna, confermati nel 2021, ma non nel 2022, per il momento. Si parla comunque di una riforma importante a partire proprio dal 2022.

Pensioni ultime notizie: cosa succede nel 2021

Non ci sono stati grandi e importanti novità nel 2021 sul fronte previdenziale. Quota 100 non è stata abolita, ma è stata confermata fino al 31 dicembre 2021. Prorogate anche Ape Sociale e Opzione Donna per tutto il 2021. Con Ape sociale alcuni lavoratori figuranti in determinate categorie (caregiver, disoccupati, invalidi) potranno andare in pensione con 63 anni di età e 30 anni di contributi versati (36 per i lavoratori gravosi). A proposito di lavori gravosi, per il 2021 non c’è stata l’attesa estensione a quelle categorie più esposte al rischio da Covid-19.

Opzione Donna, invece, è riservata alle lavoratrici che hanno versato 35 anni di contributi e che abbiano raggiunto almeno 58 anni di età (59 anni per le lavoratrici autonome).

Per quanto riguarda le altre forme di pensionamento disponibili nel 2021, invece, vi invitiamo a consultare questo articolo.

Quota 102 nel 2022

Come abbiamo anticipato, a partire dal 1° gennaio 2022 cambierà un po’ tutto. Quel che è certo è che Quota 100 non ci sarà più. Ci potrebbe essere Quota 102, invece, che consentirebbe il pensionamento con 64 anni di età e 38 anni di contributi versati. Tra le ipotesi allo studio, anche un’agevolazione per i lavoratori gravosi, che potrebbero uscire con due anni (di età anagrafica) in anticipo.

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