Negli Stati Uniti le cose vanno da schifo, e peggioreranno
I neonazi hanno assaltato il Campidoglio, una di loro è stata uccisa e loro si sono fatti un sacco di selfie. Sospetto ci riproveranno.
Chi nelle ultime 12 ore non era svenuto dall’alcool, saprà che nella patria del ritard negli Stati uniti c’è stato un tentativo d’insurrezione. Non è un golpe – quello si fa coi militari e con un’organizzazione degna di questo nome – ma la folla ha fatto irruzione nel palazzo del Congresso a Capitol hill gridando “impiccate Mike Pence”, mentre altre posse hanno tentato di fare la stessa cosa nelle sedi di governo in Texas, California, Georgia, Kansas e Oklahoma. L’idea era stata data dallo stesso presidente Trump; si sarebbero dovuti trovare a Washington per manifestare mentre Biden veniva eletto presidente.
Invece, tramite social, altri si sono coordinati per trasformarlo in altro.
Sono stati trovati ordigni esplosivi disseminati per tutta Washington. Nell’assalto sono morte quattro persone. Tre per malori o cause esterne non ancora specificate, una uccisa da una guardia di Capitol hill con un colpo di pistola a distanza ravvicinata. Si chiamava Ashli Babbitt, ed era una veterana dell’Aeronautica militare.
Nel complesso, quello che sta tenendo banco è quanto fossero ridicoli gli assaltatori a Capitol hill: un tizio vestito da muflone (già si fantastica sulla sua virilità), un clone di Vasco Rossi stravaccato sulla scrivania di Nancy Pelosi, un vecchio pazzo con la felpa “camp Auschwitz”, tizi armati fino ai denti in ciabatte.
Sommando il QI dei presenti si fa un’allodola.
Trump, mentre accadeva tutto questo, ha lasciato un messaggio di un minuto dove dice che le elezioni sono state rubate, che gli assaltatori sono speciali e che gli vuole bene, ma che adesso devono tornare a casa in pace. Una cosa inaudita, com’è inaudito che dopo la telefonata in cui chiedeva esplicitamente di truccare le elezioni a suo favore, pressoché nessuno abbia battuto ciglio o cambiato idea su di lui. Facebook e Twitter gli hanno disattivato l’account, cosa che ha subito suscitato polemiche: avrebbero dovuto farlo prima. Peccato che se l’avessero fatto prima, i suoi supporters avrebbero gridato alla censura.
L’assalto di Capitol hill è un disastro sotto ogni punto di vista.
Gli schizzati sono riusciti a entrare nel Congresso, a mettere le mani su documenti riservati, e se ne sono fregati. Non hanno cercato prove delle loro teorie complottiste. Anzi. Si sono comportati come bambinetti discoli che fanno qualcosa di proibito: selfie, furtarelli, piccoli atti di vandalismo e via a casa a bullarsene con gli amichetti.
La presa della Bastiglia trasformata in una sceneggiata da Instagram dimostra molto di che leva psicologica c’è dietro, ma è un fallimento anche dall’altra parte. Se CIA, FBI, Polizia e NSA non riescono a prevenire una cosa simile o sono incapaci o sono complici. Ed è difficile dire qual è l’ipotesi più probabile.
La notizia e le immagini sono pessime, soprattutto perché sono uno spoiler.
Quella massa di fanatici sotto Capitol hill non è scomparsa e non scomparirà. Sono milioni di persone, con alcuni (molti?) simpatizzanti infiltrati nei gangli dello Stato. Il paese un tempo più potente del mondo sta infilando il piede nell’acqua dell’anarchia, e nessuno ha la minima idea di come invertire le cose. Ci sono stati i disordini, i saccheggi e la guerriglia del movimento BLM. Adesso si replica con quell’universo frastagliato che ha disintegrato il tessuto sociale americano in gang di teppisti impazziti ormai più simili a culti che a organizzazioni di stampo politico.
Bogaloo, Qanon, Proud boys, ognuno con i propri codici di riconoscimento e con le proprie teorie, una più farneticante dell’altra. Ognuno con una rete d’informazione indipendente, incontrollata e incontrollabile, che li spinge verso la pazzia – e la morte. Purtroppo, spesso anche quella altrui.
E non c’è modo di fermarla o di cambiare le cose.
Nel 2020 interi stati credono a reti internazionali di pedofili ebrei che sognano il genocidio umano per mascherare la terra piatta, il 5G, il Covid che non esiste ma l’ha creato Bill Gates, Renzi che assieme a Obama trucca le elezioni. Legge tweet facendo anagrammi, cercando simboli mistici o cabalistici come qualsiasi realtà tribale.
Non c’è più niente di vero o di falso. Molti, in Internet, stanno addirittura tentando di dire che l’assalto al Campidoglio l’abbiano fatto i BLM. Foto manipolate, audio manipolati o che non si sa da chi o dove provengano, leggende, voci, una mole sconfinata di documenti audiovisivi che concordano solo su un punto: odia e uccidi.