Aggiornamento privacy Whatsapp: cosa significa il messaggio ricevuto?

Pubblicato il 9 Gennaio 2021 alle 09:00 Autore: Guglielmo Sano

Whatsapp aggiorna i suoi termini di servizio e, in particolare, le norme sulla privacy. Se non si accettano non si potrà più utilizzare l’app

Aggiornamento privacy Whatsapp: cosa significa il messaggio ricevuto?

Aggiornamento privacy Whatsapp: cosa significa il messaggio ricevuto?

Whatsapp aggiorna i suoi termini di servizio e, in particolare, le norme sulla privacy. Se non si accetterà la modifica non si potrà più utilizzare il software a partire da febbraio. Cosa succede?

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Whatsapp: in cosa consiste l’aggiornamento dei termini di servizio

Whatsapp aggiorna i termini di servizio e, in particolare, le norme sulla privacy. La segnalazione arriva dall’India dove gli utenti il 6 gennaio hanno ricevuto un messaggio di avvertimento: non accettare le modifiche impedirà di usare l’app a partire dall’8 febbraio. Modifiche molto simili erano già arrivate in Italia con un aggiornamento reso disponibile qualche giorno prima. Niente di particolare fino a questo punto ma si è diffusa una certa preoccupazione tra gli utenti per il fatto che il cambiamento delle condizioni riguarda la condivisione dei dati tra Whatsapp, appunto, e Facebook che ha acquistato l’app di messaggistica nel 2014.

Quali account riguarderà l’aggiornamento?

Detto ciò, l’aggiornamento delle condizioni riguarderà solo gli account business: quindi nessun danno alla condivisione dei dati riguardanti le chat di tipo comune. Whatsapp ha risposto ai dubbi sottolineando che le nuove norme permetteranno una migliore comunicazione tra la stessa app e Facebook per quanto riguarda transazioni, appuntamenti, consegne e spedizioni, marketing. Insomma, le informazioni degli utenti non verranno fornite a Facebook per indirizzare la propria offerta pubblicitaria come molti temono (sulla scia di quanto scoperto ai tempi del caso Cambridge Analytica), il che tra l’altro è proibito dal regolamento europeo sulla protezione dei dati, ma solo per rendere più “fluido” il rapporto tra le aziende che si affidano alle piattaforme di Zuckeberg e i propri clienti.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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