Crisi di Governo 2021: perché, cosa succede e come funziona
Crisi di Governo 2021: perché, cosa succede e come funziona
Come è nata, a cosa ha portato, che conseguenze potrebbe avere la crisi di governo attualmente in corso? Il Presidente del Consiglio Conte atteso da due giornate infuocate lunedì alla Camera e, soprattutto, martedì quando riferirà della situazione al Senato, dove la maggioranza è a caccia di “responsabili”.
Crisi di Governo: come e perché è scoppiata?
Come è scoppiata la crisi di governo attualmente in corso? Il momento fondamentale mercoledì quando il leader di Italia Viva, partito di maggioranza fino a quel momento, ha deciso di “ritirare” le sue ministre Bellanova e Bonetti (oltre al sottosegretario Scalfarotto), quindi, il suo sostegno all’esecutivo guidato da Giuseppe Conte.
Perché Renzi sta mettendo in difficoltà i suoi alleati M5S, Pd e Leu? La spiegazione data dall’ex sindaco di Firenze è che, in breve, l’attuale esecutivo sta gestendo male l’epidemia, inoltre, c’è un forte disaccordo sull’utilizzo dei fondi messi a disposizione dal Recovery Fund e, in particolare, sull’indisponibilità all’utilizzo delle risorse del Mes.
Infine, la mai sopita questione della delega ai servizi segreti che Conte ha tenuto nelle sue mani. Siamo a livello dell’esplicito: detto ciò, molti se non tutti gli analisti hanno trovato difficile capire le motivazioni profonde che hanno portato Renzi (leader di un partito dato dai sondaggi intorno al 3%) a innescare un processo così delicato in un momento a dir poco drammatico.
Cosa succede adesso e che conseguenze potrebbero esserci?
Come si articolerà la crisi di governo? Tra lunedì 18 e martedì 19 gennaio sarà “parlamentarizzata”: in sostanza, Conte andrà prima alla Camera e poi al Senato, riferirà della situazione, e verrà trovato un modo – ancora non è chiaro come – per far votare deputati e senatori. In tal modo, anche se non si tratterà di un vero e proprio “voto di fiducia” di fatto si conteranno i sostenitori del governo e verrà valutata la sussistenza o meno di una maggioranza.
Ora, a Montecitorio non dovrebbero esserci problemi (anche senza i deputati di Italia Viva il governo ha la maggioranza, anche se risicata). Più complicata la situazione al Senato dove, infatti, si stanno cercando dei “responsabili”, cioè senatori appartenenti soprattutto al Gruppo Misto disposti a unirsi alla compagine che già sostiene l’esecutivo a Palazzo Madama.
Cosa succede se non si trovano abbastanza “responsabili”? senza i senatori di Italia Viva il governo ha 150-151 voti dalla sua, ne servono quindi almeno 10-11 per arrivare alla maggioranza assoluta fissata a 161. In teoria, è molto probabile che, alla fine, i conti tornino (a meno di casi particolari: per esempio, un’incursione del centrodestra tra i 5 stelle per togliere ancora più voti a Conte).
Tuttavia, se le cose dovessero mettersi male, cioè se non si dovesse trovare la maggioranza senza Italia Viva, Conte dovrà dimettersi e rimettere il mandato a Mattarella che, a quel punto, difficilmente gli conferirà un nuovo incarico. Quindi, potrebbe formarsi un esecutivo istituzionale (in cui sarebbe coinvolta una parte dell’attuale opposizione), oppure un governo tecnico, in extrema ratio potrebbe andare al voto a giugno.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it