Chi sono i costruttori che potrebbero salvare Conte? Tutti i nomi

Pubblicato il 15 Gennaio 2021 alle 19:53 Autore: Gianni Balduzzi
Chi sono i costruttori

Chi sono i costruttori che potrebbero salvare Conte? Tutti i nomi

A distanza di poco più di 10 anni, l’Italia sembra tornata alla rottura tra Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi: con il Cavaliere a Palazzo Chigi chiamato a fronteggiare il voto di sfiducia chiesto da Futuro e Libertà, la formazione nata dalla scissione del PdL guidata dal fondatore di Alleanza Nazionale. A quel punto si cominciarono a cercare, proprio come oggi, dei parlamentari pronti a cambiare schieramento per consentire al governo di restare in vita. Sono rimasti famosi i nomi di Razzi e Scilipoti: che passarono dall’Italia dei Valori al centrodestra.

Il governo Berlusconi ottenne la fiducia, per pochissimo, grazie anche agli stessi finiani pentiti oltre che ad altri esponenti centristi.

Nel 2010 si parlò di “responsabili” ora di “costruttori”: le dinamiche restano comunque molto simili.

Ma chi sono i costruttori pronti a votare a sostegno del governo Conte dopo essere stati finora all’opposizione o dopo avere condiviso la strada con Renzi?

I nomi che si fanno nei corridoi della politica e sui giornali sono veramente tanti.

Fino a pochi giorni fa il governo godeva del voto favorevole di 166 senatori, appartenenti a PD, M5S, LeU, Gruppo misto e gruppo dei senatori a vita. Senza i 18 senatori di Italia Viva, dunque, scenderebbe a quota 148.

Per raggiungere i 161 e raggiungere la maggioranza assoluta (sono 321 i senatori in tutto, 315 più 6 a vita) servono 13 “costruttori”.

Vi è innanzitutto il mare magnum del Gruppo misto a cui attingere, senatori che rischiano di non essere rieletti, a maggior ragione dopo il taglio dei parlamentari.

Vi appartengono 30 senatori, di provenienza molto varia che in parte già votano a favore del governo, come alcuni ex 5 Stelle o gli esponenti di LeU con la De Petris in testa. Altri sono all’opposizione, come Bonino o Paragone, e intendono rimanerci. Moltissimi infine quelli in bilico tra i due schieramenti. È qui che si trova la maggioranza dei possibili costruttori.

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Nella nostra infografica etichettiamo i senatori per la provenienza originaria, anche se adesso appartengono al Misto per esempio. Passando con il cursore sul gruppo è possibile leggere i nomi.

Ecco allora come a fianco dei 148 fedeli alla maggioranza vi sarebbero, innanzitutto, 8 senatori di Italia Viva che secondo indiscrezioni lascerebbero il gruppo, come il socialista Nencini, e poi Carboni, Comincini, Conzatti, Grimani, Vono, Cucca, Marino.

Questo sarebbe uno smacco per Renzi stesso, che evidentemente si vedrebbe “tradito” dai suoi. E poi ci sono gli ex 5 stelle, usciti dal partito per un dissidio o per un altro nel corso degli ultimi anni: De Falco, Giarrusso, Ciampolillo, Martelli e così via.

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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