Pensioni ultime notizie: Quota 102 salta per colpa della crisi di governo?
Pensioni ultime notizie: Quota 102 salta per colpa della crisi di governo?
Pensioni ultime notizie: tra i tanti dossier che potrebbero passare in cavalleria a causa della crisi di governo anche quello sulla riforma previdenziale. L’addio di Italia Viva alla maggioranza potrebbe ostacolare il dibattito tra le forze politiche che ormai sembrava essersi orientato verso il battesimo di Quota 102.
Pensioni ultime notizie: riforma ostacolata dalla pandemia
Pensioni ultime notizie: l’emergenza coronavirus ha messo in secondo piano diverse importanti questioni, tra queste anche la scadenza di Quota 100. Tuttavia, con il mancato rinnovo della modalità di pensionamento anticipato (62 anni di età e 38 di contributi) si concretizzerà il cosiddetto effetto scalone, in pratica, l’unica modalità per uscire dal lavoro sarà quella di aspettare i 67 anni, 5 anni in più rispetto a quanto previsto dalla misura che si potrà utilizzare fino al 31 dicembre 2021.
Il problema è serio, d’altra parte, seppur rallentato dall’epidemia (la riforma previdenziale avrebbe dovuto trovare spazio in Legge di Bilancio ma alla fine la Finanziaria è stata monopolizzata dalle misure di sostegno all’economia), il dibattito tra forze politiche e sindacati stava proseguendo e, a quanto sembra, si era anche raggiunto un accordo di massima. Quota 100 sembrava ormai destinata a una formula simile anche se più sostenibile per le casse dello Stato, cioè Quota 102.
Salta anche Quota 102 con la crisi di governo?
Pensioni ultime notizie: il dossier sulla riforma previdenziale, come si diceva già ostacolato dalle necessità imposte dall’epidemia, adesso potrebbe tornare in un cassetto per essere ripreso chissà quando a causa della crisi di governo. Infatti, come sottolineato da diversi analisti, l’introduzione di Quota 102 rientra in un piano molto più ampio che, tra le altre cose dovrebbe contenere anche delle misure dedicate ai lavoratori che rientrano interamente nel sistema di calcolo contributivo.
Insomma, le scelte da prendere hanno bisogno di una maggioranza ampia oltre che coesa, la scelta di Italia Viva purtroppo mette il governo in difficoltà da questo punto di vista perché i “costruttori” potrebbero dare all’esecutivo la possibilità di restare in piedi ma non di avere un ampio margine di manovra. Inoltre, anche se Italia Viva volesse intavolare delle trattative per “rientrare” nella maggioranza, tra le condizioni molto probabilmente porrà anche il contenimento della spesa pensionistica, tradotto: nessuno spazio a misure simili a Quota 100, tipo Quota 102.
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