Crisi di governo ultime notizie: Conte chiede la fiducia al Senato. Diretta Tp
PER AGGIORNARE LA DIRETTA PREMI F5 O AGGIORNA LA PAGINA SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER
Crisi di governo ultime notizie: dopo la votazione di ieri alla Camera, adesso l’esecutivo Conte è atteso dalla prova più dura. Il Presidente del Consiglio oggi martedì 19 gennaio 2021 cerca di avere la fiducia del Senato dopo lo strappo di Renzi: una missione difficile, ma basterebbe anche la maggioranza relativa per rimanere in carica.
22.31 Arriva il conteggio ufficiale: 156 i voti favorevoli, 140 i contrari, 16 gli astenuti
22.22 Viene accettato il voto del Senatore Ciampolillo (ex M5S) ma anche quello del Senatore Nencini (Italia Viva): il primo ha votato sì mentre il secondo in linea con il suo partito per l’astensione; dovrebbero quindi essere in tutto 155 i voti a favore e 140 i voti contro
22.14 Sono in realtà 154 i voti a favore del governo, potrebbero salire a 155 con quello del Senatore Ciampolillo che si sta valutando se accettare o meno
22.07 Rallenta il conteggio il caso del Senatore Ciampolillo (ex M5S ora Gruppo Misto) che sembrava intenzionato a votare Sì: non è ben chiaro se ha espresso il voto in tempo utile nel corso della seconda chiama. Il Presidente del Senato Casellati ha chiesto di analizzare le riprese della seduta.
21.55 Chiusa la votazione, si procede al computo dei voti: dovrebbero essere 153 i voti a favore dell’esecutivo e 141 quelli contrari
21.50 Arriva come previsto l’astensione di Matteo Renzi. Drago e Giarrusso, ex M5S, a differenza delle attese, votano no. Intanto, Forza Italia annuncia quella che sembra una vera e propria “espulsione” dei senatori che hanno votato a favore dell’esecutivo Conte
21.42 Anche un altro senatore di Forza Italia (Causin) ha votato a favore del governo Conte
21.20 Terminata la fase degli interventi dei senatori, si passa alla votazione: avviene in ordine alfabetico (prima lettera estratta a sorteggio), chi viene chiamato dichiara il proprio voto dal posto. C’è già una prima sorpresa: ha votato a favore del governo una senatrice di Forza Italia (Rossi)
20.47 In questi minuti prosegue l’intervento infuocato di Matteo Salvini: nel suo discorso il segretario della Lega Nord non salva nulla dell’azione di governo. Salvini ha lanciato anche una dura invettiva contro i senatori a vita che hanno scelto di sostenere l’esecutivo Conte.
19.59 Al culmine di un discorso molto duro l’ex ministro Bellanova ha ufficializzato che Italia Viva si asterrà al voto di fiducia
18.38 Gli analisti stanno dibattendo sull’intervento di Matteo Renzi: per alcuni l’ex Presidente del Consiglio tra le righe ha ancora una volta chiesto la testa di Conte, per altri, invece, i toni concilianti anticiperebbero una marcia indietro sull’astensione nel voto di fiducia. Anche se al momento tutto lascia pensare che Italia Viva, alla fine, si asterrà (probabilmente le trattative con le forze di governo continueranno comunque nei prossimi giorni), da sottolineare che Renzi, in effetti, non ha dato delle coordinate precise su cosa farà al momento della chiama.
18.29 L’intervento di Matteo Salvini, nel quadro delle dichiarazioni di voto, dovrebbe avvenire intorno alle 19 e 30. Difficile che i risultati della votazione arrivino prima delle 22 circa.
17.59 Molti hanno notato i toni piuttosto concilianti nei confronti del Presidente del Consiglio usati da Matteo Renzi nel corso del suo intervento sulla crisi di governo. Soprattutto, all’inizio del discorso durato in tutto una ventina di minuti. Successivamente ha però ricordato l’inesperienza politica del Presidente del Consiglio accusandolo anche di essersi “arroccato” di fronte alle richieste di “una svolta” che Italia Viva ha ripetutamente presentato. Quindi, Renzi in un certo senso ha “sfidato” il governo a trovare una maggioranza in Senato pur chiedendo di aprire “un grande dibattito sul futuro del paese” che vada oltre la distribuzione di incarichi.
17.00 Cresce l’attesa per l’intervento in Senato di Matteo Renzi che, slittamento dopo slittamento, dovrebbe tenersi alle 17 e 30, alla ripresa dei lavori dell’aula dopo la sanificazione: i suoi hanno finora dichiarato sia l’intenzione di rimanere in maggioranza (a certe condizioni) sia la volontà di astenersi al momento della fiducia. Intanto, prosegue la conta dei voti a favore di Conte: il governo potrebbe contare in questo momento su 154 voti, riferiscono alcune indiscrezioni riportate dai maggiori quotidiani, ben sotto la maggioranza assoluta. D’altra parte, sembrano un po’ troppo pochi (più probabile che si arrivi tra 155 e 158): sempre secondo molti cronisti, in questo momento il Presidente del Consiglio sta trattando con diversi “volenterosi” (nel gruppo di Forza Italia)
14.45 Gli analisti continuano a fare dei calcoli sul voto di fiducia: ormai si affievoliscono le speranze del governo di incassare i voti dei centristi Udc così come dei senatori di Forza Italia, quindi, l’esecutivo Conte al massimo dovrebbe contare sui transfughi M5S passati al gruppo Misto e qualche senatore di Italia Viva in disaccordo con Renzi (d’altra parte mancando una nuova apertura di Palazzo Chigi al partito, alla fine potrebbe prevalere la compattezza del gruppo nell’astensione). Dunque, considerando che non paiono esserci voti “ballerini”, il governo dovrebbe arrivare a 155-157 voti a favore.
14.30 Continuano gli interventi dei senatori: ha dichiarato la volontà di votare la fiducia al governo Sandra Lonardo, parlamentare di Forza Italia conosciuta anche perché moglie di Clemente Mastella. Nel frattempo, la senatrice centrista Binetti ha negato di essere pronta a sostenere l’esecutivo Conte.
13.00 Al momento la seduta al Senato è sospesa per la sanificazione: pare che l’intervento di Matteo Renzi comincerà intorno alle 15 e 30.
12.00 Il senatore ex M5S De Falco ha annunciato il suo sostegno al governo. Non è ancora ben chiaro cosa farà invece Nencini: ancora non si può escludere che “tradisca” Italia Viva per votare la fiducia al governo. Maria Alessandra Gallone dell’Udc, finora sempre comparsa nella lista dei probabili responsabili, ha dichiarato la sua disapprovazione nei confronti dell’esecutivo, dunque, sembra intenzionata a votare contro il governo Conte.
11.40 Non sono stati pochi nella storia della Repubblica i governi che non avevano la maggioranza assoluta, talvolta detti “governi della non sfiducia”. Da segnalare, però, come nella maggior parte dei casi fossero governi “balneari” o “traghettatori” verso nuove elezioni. In ogni caso gli esecutivi di questo tipo non sono mai durati più di 12-14 mesi.
10.45 Terminato il discorso del Presidente del Consiglio Conte davanti al Senato: è durato in tutto 62 minuti, poco più del discorso tenuto ieri alla Camera. Anche questa volta non ha nominato Renzi anche se ha fatto riferimento a un continuo porre “mine” sulla strada dell’esecutivo, a un ripetuto irrigidimento su questioni “divisive”. Conte ha mandato un messaggio ai “responsabili”: seguire Renzi sarebbe come tradire gli italiani, in sostanza. Nuovo appello anche alle forze europeiste, socialiste e liberali: secondo le ultime stime, l’esecutivo dovrebbe poter contare su 158 voti a favore, una quota inferiore alla maggioranza assoluta fissata a 161 ma bastevole a incassare la maggioranza semplice (più voti pro che contro) e continuare a governare (anche se con un ridotto margine di manovra).
10.00 Continua il discorso sulla crisi di governo del Presidente del Consiglio Conte davanti al Senato: i temi non sono molto diversi da quelli del discorso tenuto ieri alla Camera. Anche la durata dovrebbe essere più o meno uguale: un’ora circa. Dopo gli interventi dei senatori – da segnalare anche quello di Matteo Renzi – è prevista una pausa, quindi, è attesa la replica di Conte intorno alle 18. Per avere il risultato del voto di fiducia, invece, bisognerà attendere ora di cena.
09.00 Comincia a diretta Tp sul voto di fiducia dell Senato al Governo Conte
Crisi di governo ultime notizie: Conte chiede la fiducia del Senato
Crisi di governo ultime notizie: l’esecutivo Conte chiamato alla prova più difficile. Dopo l’addio di Italia Viva alla maggioranza risalente a mercoledì scorso, la crisi di governo è stata parlamentarizzata ieri, lunedì 18 gennaio 2021, con il voto di fiducia alla Camera. Tuttavia, è nell’aula di Palazzo Madama che si fa più complicata la situazione per Conte e i suoi: da qui l’appello del Presidente del Consiglio alle “forze politiche volenterose” e, nello specifico, alle forze europeiste di estrazione socialista, liberale e popolare. Un riferimento più o meno velato ad alcune parti del gruppo di Forza Italia e della stessa Italia Viva.
Le promesse di sistema proporzionale e rimpasto
Crisi di governo ultime notizie: alcuni analisti hanno evidenziato come il riferimento di Conte, durante il discorso alla Camera, alla possibilità di intavolare una trattativa su una riforma del sistema elettorale in chiave proporzionale così come la disponibilità a un “rafforzamento” della sua squadra, leggi “rimpasto”, sarebbe una chiara proposta di accordo alle “piccole” forze centriste (ai tre senatori dell’Udc che fanno parte del gruppo berlusconiano in primis). Anche se non si può escludere che la discussione stia proseguendo, a livello esplicito, tutte le forze del centrodestra hanno escluso di votare la fiducia all’attuale esecutivo. Tra l’altro, nel Pd pare sia emersa una certa perplessità rispetto a una convivenza a lungo termine in maggioranza con parti del centrodestra.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it