Esame di maturità 2021: novità e cosa cambia, le ultime
Non solo l’anno scorso, ma anche quest’anno l’esame di maturità non seguirà l’iter tradizionale. Le ragioni, ben note, sono collegate alla pandemia ed alle conseguenti restrizioni a tutela del diritto alla salute.
Si tratta di cambiamenti piuttosto drastici, che interesseranno tutto il personale scolastico ed ovviamente centinaia di migliaia di studenti sparsi per la penisola. Vediamo allora quali sono le prospettive, in base a quanto comunicato dal Ministero dell’Istruzione.
Esame di maturità più soft, ma attenzione alle bocciature
Lucia Azzolina, a capo del Ministero citato, avrebbe messo nero su bianco un piano di emergenza, per garantire lo svolgimento delle prove d’esame, ma in condizioni tali da tutelare la salute di tutti coloro che varcano l’ingresso della scuola.
Sarebbe questione di pochi giorni, e tra poco sapremo cosa succederà a giugno, tenendo anche conto delle difficoltà legate alla didattica a distanza ed allo svolgimento del programma delle varie materie, senza le tipiche esercitazioni scolastiche e le attività che si compiono in aula.
Quel che pare già acclarato, è che l’esame di maturità sarà più leggero, proprio come nel 2020, e non soltanto dal punto di vista organizzativo. D’altra parte, gli studenti faranno bene a non prendere l’esame di maturità troppo alla leggera: infatti, quest’anno saranno previste sia le non-ammissioni, sia le bocciature. Insomma, lo studente – per poter sostenere la prova finale – deve aver ricevuto un giudizio positivo: non tutti, dunque, avranno la sicurezza di accedere all’esame di maturità. Sarà necessario impegnarsi durante i mesi che restano, nonostante il contesto particolare in cui viviamo.
C’è solo la prova orale, ma è più articolata: le novità
Il piano Azzolina prevede l’eliminazione, per l’esame di maturità 2021, della prova scritta. A dire il vero, per non pochi studenti, uno scoglio in meno, e dunque un sospiro di sollievo. Ma attenzione all’orale: sarà più lungo e dettagliato, e sarà previsto a partire dalla seconda metà del mese di giugno.
Non solo: verrà dato più valore al curriculum dello studente che sostiene l’esame di maturità, ossia alla storia dell’esaminando, con particolare focus sul percorso nel triennio. Tanti i dettagli valutabili: esperienze all’estero, attività extrascolastiche come il volontariato e corsi di specializzazione, condotta, monte ore a distanza ecc.
La terza novità rispetto alla versione tradizionale dell’esame di maturità è data dal fatto che studente e docente coordinatore di classe metteranno nero su bianco un testo concordato, una sorta di relazione da elaborare a casa in forma scritta, e poi presentare all’esame orale.
Il ritorno dell’alternanza scuola-lavoro è la quarta novità, per così dire. Nel 2020 non fu possibile attuarla, per ragioni facilmente intuibili. Quest’anno invece sarà presente quest’occasione di formazione di ambito lavorativo, al di fuori delle aule di scuola.
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Nel 2021, non sarebbe prevista invece la prova Invalsi, ossia quel test che in alcuni momenti chiave del ciclo scolastico, misura i livelli di apprendimento di alcune competenze fondamentali in italiano, matematica e inglese, così come imposto dalla legge vigente.
Concludendo, come detto sopra, più peso verrà dato a ciò che ha fatto lo studente nel triennio. Pertanto, in commissione, con un presidente esterno affiancato da altri professori interni, la valutazione finale si collegherà per il 60% ai giudizi del triennio, e per il 40% alla prova orale dell’esame di maturità 2021. Come detto, un esame più soft, ma che in qualche modo vuole anche incoraggiare gli studenti a fare bene, nonostante il periodo travagliato.
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