Alonso ancora sotto osservazione. Il mistero s’infittisce
Alonso sarà costretto a trascorrere in ospedale le prossime 48 ore. Per ora rimangono avvolte nel mistero le sue condizioni fisiche nonostante il pilota della McLaren abbia postato un selfie da allettato per tranquillizzare i suoi fans.
L’incidente
Il tutto è cominciato durante i test pre-stagionali di Montmelò: la monoposto dell’ex ferrarista inizia a rallentare sensibilmente e, senza un motivo ben preciso, cambia direzione improvvisamente e va ad impattare contro il muretto interno. Le iniziali preoccupazioni erano tutte rivolte al pilota visto che l’urto non è stato dei più leggeri, quando i tecnici hanno iniziato a ricercare le cause dell’incidente non hanno trovato nulla che non andasse a livello meccanico o elettronico sulla McLaren di Alonso. A questo punto inizia ad infittirsi la trama del mistero che avvolge lo strano incidente del pilota spagnolo.
L’ipotesi della folata di vento
Le ore seguente sono state caratterizzate da un assordante silenzio da parte della scuderia inglese mentre, nel frattempo, Alonso veniva ricoverato in ospedale. La scelta di non dire nulla a proposito dell’incidente voleva essere un metodo per far passare tutto sotto traccia sperando che i giornali se ne dimenticassero, ebbene l’effetto ottenuto è stato l’opposto: dalle colonne dei tabloid sono iniziate a diffondersi voci riguardo a un malore del pilota che, perdendo i sensi, avrebbe causato l’incidente. Alcune ore dopo arriva il comunicato della McLaren: “L’auto è uscita larga all’entrata della curva 3, passando sull’AstroTurf che delimita l’esterno della pista. La conseguente perdita di trazione ha causato una certa instabilità, spedendo la macchina verso l’interno del tracciato, dove ha ritrovato trazione e colpito il muro lateralmente. L’incidente è stato causato da una raffica improvvisa che ha dato problemi anche ad altri piloti (come Sainz Jr)”. L’ipotesi della raffica di vento rimane forse quella più inverosimile fra le plausibili: Alonso viaggiava ad una velocità poco sostenuta ed era, oltretutto, nel centro della pista; difficilmente una folata di vento avrebbe potuto far sbandare la monoposto.
Alonso si lamentava prima dell’urto
“Non posso dire se ci vorrà ancora un giorno, due o tre – dichiara Luis Garcia Abad, il manager di Alonso – La F.1 non è un gioco, dobbiamo essere sicuri che lui sia pronto a guidare l’auto al momento giusto perché vogliamo essere competitivi fino all’ultima gara della stagione. I test più importanti al momento sono le prove che i medici stanno facendo.” Per ora le uniche certezze sono che il campione delle Asturie rimarrà in ospedale rischiando di saltare gli ultimi test pre-stagionali e la spiegazione degli accertamenti sul trauma cranico convincono poco tutti quanti, soprattutto dopo che alcuni tecnici McLaren hanno affermato di aver udito dei gemiti e dei lamenti provenire da dentro il casco di Alonso appena prima dell’impatto.