Barletta Calcio, Presidente Perpignano: non siamo Parma
Continua a vivere settimane difficile, almeno sul versante societario, il Barletta Calcio. Ieri è tornato a parlare pubblicamente il suo presidente Giuseppe Perpignano che nel corso della trasmissione di Amica 9 Goal su Goal ha provato fare chiarezza sul futuro della società fornendo la sua versione dei fatti su ritardi e mancati pagamenti che hanno messo in subbuglio la piazza e che hanno visto la tifoseria ed i gruppi organizzati chiedere all’amministratore uscente la cessione della società.
Il presidente del Barletta Calcio Giuseppe Perpignano nel corso del suo intervento telefonico ha intanto precisato che la situazione per quanto difficile è tuttora sotto controllo ed ha specificato: “Si è esagerato in tutti i sensi. Sia verso di me che verso la società che è stata paragonata al Parma”.
Per quanto Barletta e Parma siano distanti come condizioni il Presidente ha riconosciuto di avere “delle responsabilità per quanto sta accadendo” aggiungendo “il Barletta non è a rischio fallimento. Non posso negare i miei errori ma ho fatto tutto in buona fede, tant’è che mi metto al cospetto dei tifosi che avranno la possibilità di controllare i conti”.
Barletta Calcio, Perpignano: ho sbagliato in buona fede
“Sono a disposizione ed in contatto con la tifoseria tutta per dimostrare che ci sono in giro molte dicerie. Sono io il primo a voler salvare il Barletta, sul campo prima e portandolo alla prossima stagione poi. Pur essendo esortato ad andare via sono il primo a rimanere qui e a cercare di risolvere la situazione. Sono venute meno alcune situazioni dipendenti da me ma ripeto, tutto questo è avvenuto in buona fede, voglio portare a termine il compito di salvare il Barletta. Sono aperto a tutto, sono andato come sapete dal sindaco a chiedere se conoscesse qualche imprenditore che magari non conosco, oltre ai 4 che ci sponsorizzano, il sindaco mi ha detto che lui stesso li cercava per il comune. Non sono chiuso in un bunker”. La conclusione di Perpignano: “Datemi una mano, tutti uniti ce la faremo. Io ci tengo al Barletta”.