Arriva dalla Germania una sentenza che potrebbe sconvolgere il mondo del calcio con una pioggia di ricorsi o, nella migliori delle ipotesi, scatenare un putiferio mediatico tra tesserati e club . Un giudice del lavoro tedesco ha infatti clamorosamente accolto il ricorso presentato dall’ex portiere del Mainz 05 Heinz Müller, che non aveva per nulla gradito il mancato rinnovo del suo contratto da parte del club militante in Bundesliga. La sentenza potrebbe aver aperto la strada ai contratti di lavoro a tempo indeterminato pure nel calcio.
Sentenza Müller
Nonostante la scadenza del contratto fosse fissata per il 30 giugno del 2014, il club di Magonza ha avuto non pochi problemi a sbarazzarsi del ribelle Müller, imponente estremo difensore con un passato tra Norvegia ed Inghilterra. Il giocatore ha lottato fino all’ultimo per il rinnovo del contratto, minacciando di spostare la partita in altre sedi. E così, con una sentenza definita ‘storica’ dalle associazioni dei calciatori, il giudice ha dato ragione a Müller che ora potrebbe addirittura tornare ad allenarsi con i suoi ex compagni di squadra. “E’ un risultato sconcertante, faremo ricorso”: sono queste le primissime parole dei legali del club tedesco.
Ora tutto può cambiare
Il portiere tedesco non pretendeva soltanto di tornare presto in campo e di ritardare almeno di qualche anno, il ritiro dal professionismo. Con questa durissima battaglia giudiziaria iniziata la scorsa estate, il trentasettenne di Francoforte e numero 1 del Mainz 05 per quasi cinque anni, ha chiesto (ed ottenuto,ndr) che anche ai calciatori della Bundesliga venissero riconosciuti gli stessi diritti di cui godono i lavoratori tedeschi. Secondo la normativa giuslavoristica tedesca infatti, un contratto di lavoro a tempo determinato può avere una durata massima di soli due anni, passati i quali dovrebbe scattare la conversione del rapporto ad indeterminato. Grazie a ciò, a partire da questo momento a qualsiasi calciatore professionista tedesco dovrebbe essere proposto un contratto a tempo indeterminato trascorsi due anni di permanenza alle ‘dipendenze’ dello stesso club. Le conseguenze sarebbero spaventose per il calcio tedesco: oltre ad una possibile fuga di campioni trascorsi i due anni, piu’ di qualcuno percepirebbe uno stipendio milionario anche dopo aver appeso gli scarpini al chiodo.