Amarcord: Milan-Napoli e lo scudetto delle 100 lire
Era l’otto aprile di venticinque anni fa, era una domenica. Erano le domeniche del calcio italiano, quello vero. Il calcio che riempiva letteralmente gli stadi della penisola, il calcio che era dei grandi campioni che volevano venire a giocare a tutti i costi in Italia, il calcio di Sampdoria e Fiorentina finaliste europee, il calcio di Maradona e di Van Basten, il calcio di Sacchi e Bigon. Era il calcio di Milan e Napoli.
Il testa a testa fra Milan e Napoli
Quella domenica di aprile del 1990 mancano quattro giornate alla chiusura del campionato di Serie A, in estate ci sarebbe stato l’evento dell’anno: i mondiali di Italia ’90. Il Napoli è dietro al Milan in classifica dopo una stagione intera di corse e di rincorse e deve affrontare l’Atalanta in quel di Bergamo. Le partite iniziano, tutte contemporaneamente – proprio altri tempi – e continuano con regolarità fino ad un quarto d’ora dal triplice fischio che avrebbe mantenuto lo status quo in classifica. Proprio al 75′ accade il fattaccio: dalla curva degli esagitati tifosi bergamaschi, da sempre poco tolleranti verso i colori partenopei, arriva una monetina da 100 lire che colpisce in testa il calciatore del Napoli Alemao. Il giocatore azzurro si accascia a terra e arriva il massaggiatore del club Carmando che, secondo dei filmati registrati e che il Milan fece analizzare da un esperto di labiale, disse ad Alemao: “Resta a terra” nonostante l’infortunato volesse rialzarsi.
“Il campionato dei miliardi deciso da cento lire”
Alemao verrà accompagnato presso il più vicino ospedale dove voci narrano delle sue grida: “Non ho niente, dimettetemi!”. Come mai tutta questa preoccupazione rispetto alle condizioni psicofisiche di Alemao? Perché all’epoca, per un episodio simile, veniva assegnata la sconfitta a tavolino alla squadra padrona di casa. Questo significava, per il Napoli, l’aggancio del Milan in classifica. Ferlaini, l’allora presidente del Napoli, dichiarò: “Ho visto Alemao in ospedale, non mi ha riconosciuto!”. Da li in avanti iniziò il cammino che condusse il Napoli al suo secondo scudetto visto che i rossoneri persero alla penultima giornata contro la FatalVerona, ma le polemiche non si placarono per lungo tempo. I milanisti gridarono al melodramma napoletano e ancora oggi è celebra la frase: “Il campionato dei miliardi deciso da una moneta da cento lire”. Alla fine la giustizia divina regalò al Milan la Coppa dei Campioni.