L’urna di Nyon ha deciso: sarà Juventus-Real Madrid una delle due semifinali di Champions League mentre Napoli e Fiorentina se la vedranno, rispettivamente, con Dnipro e Siviglia per quelle di Europa League. Esattamente come nel 2003, i bianconeri se la vedranno con i campioni in carica allenati dall’ex Ancelotti e trascinati dai goal di un certo Cristiano Ronaldo. L’andata si giocherà allo Juventus Stadium di Torino il 5 maggio, mentre il ritorno una settimana dopo (il 12,ndr) al Bernabeu.
Poteva andare peggio?
I più ottimisti fanno giustamente notare che è stata evitata la squadra che, a detta della stragrande maggioranza degli addetti ai lavori, è quella più in forma. Stiamo parlando del Bayern Monaco di Guardiola, il maestro di quell’infernale modo di giocare ribattezzato tiki taka in virtù delle evidenti origini ispaniche. Viene inoltre aggiunto che alla Juve non è capitato nemmeno il Barcellona di Luis Enrique, altro ex (dimenticato,ndr) della Serie A che si è facilmente sbarazzato del Paris Saint Germain di Ibrahimovic e Cavani. Queste considerazioni sarebbero calzate a pennello soltanto se al posto del Real Madrid ci fosse stata una ‘squadretta’ alla primissima esperienza in Champions, arrivata in semifinale grazie ad un qualche favore delle stelle. Non è il caso delle merengues, la squadra che l’anno scorso ha alzato al cielo la sua decima Champions grazie alle cure di un tecnico dal pedigree internazionale e grazie ai goal e alle giocate di Cristiano Ronaldo, Benzema, Bale e tanti altri top players. Per la cronaca, Bayern-Barça è l’altra semifinale o, meglio, la finalissima anticipata.
Evitato il derby fratricida
Napoli-Dnipro e Siviglia-Fiorentina saranno le due semifinali di EL. Ai partenopei è andata molto bene seppur gli ucraini, battuti per ben due volte dall’Inter nella fase a gironi (1 a 0 all’andata in Ucraina, 2 a 1 a San Siro, ndr), hanno fatto fuori Olympiacos, Ajax e Bruges. La squadra di Dnipropetrovsk, costretta a giocare a Kiev per la guerra che vede contrapposti ucraini ed indipendentisti filorussi, conosce già il Napoli e l’atmosfera che si respira al San Paolo: la scorsa stagione infatti, nella fase a gironi Napoli e Dnipro si sono affrontati (da ricordare un 3 a 1 per gli ucraini davanti al loro pubblico,ndr). La Fiorentina di Montella pesca l’avversario peggiore. Il Siviglia, qualificatosi in extremis contro lo Zenit, è la squadra campione in carica e ha una voglia matta di riconfermarsi. I viola però sono usciti galvanizzati dalla doppia sfida contro la Dinamo Kiev e la presenza in rosa di diversi spagnoli (Borja Valero su tutti, ndr) può aiutare parecchio a fermare la temibile truppa di Unai Emery.