Milan, Berlusconi vuole Lee ma flirta con Bee
Silvio Berlusconi strizza l’occhio ai cinesi di Richard Lee ma, intanto, si vedrà con Bee Taechaubol. E’ questa la clamorosa indiscrezione che gira a Milano, dove non si fa altro che parlare della cessione del Milan dopo quasi un trentennio di presidenza dell’ex premier. Il miliardario thailandese sarebbe stato avvistato nel tardo pomeriggio di ieri nel capoluogo lombardo, ma ogni suo spostamento è top secret. Da quel poco che si sa però, Berlusconi e Mr. Bee dovrebbero vedersi nelle prossime ore ma il condizionale è d’obbligo.
Sorpasso cinese
La trattativa per la cessione del Milan sta vivendo la sua fase più delicata e incerta ma sicuramente quella più avvincente. Berlusconi, come ha fatto capire sua figlia Marina qualche giorno fa, vuole prendersi del tempo per valutare le offerte finora presentategli e capire se dietro ai tantissimi milioni di Euro ci sia un progetto serio ed affidabile. Chi andrà a rilevare la maggioranza delle quote rossonere deve insomma, rispettare l’identikit imposto dallo storico presidente: il Diavolo deve tornare grande il più presto possibile e per farlo servono persone che possano investire sui campioni e che siano innamorate dei colori rossoneri. Se fino a qualche giorno fa Bee sembrava favoritissimo, la novità delle ultime ore è che Berlusconi guarda speranzoso alla Cina. Lee infatti, ha alle spalle non soltanto ricchi industriali cinesi pronti a sbarcare in Italia col loro entusiasmo, ma pure l’appoggio incondizionato del governo di Pechino che non ha mai tenuta nascosta la passione per il calcio. Certo, qualora Berlusconi interrompesse le trattative con Bee sarebbe costretto a pagare una penale pari al 10% dell’offerta, ma in questa fase la cordata cinese ha maggiori garanzie rispetto a quella thailandese.
Intanto a Milanello..
In caso di fumata bianca già nelle prossime ore (ipotesi lontanissima, ndr), il nuovo proprietario dovrà risolvere la sua prima grana: rianimare la squadra di Pippo Inzaghi che, dopo la batosta in terra friulana, può dire addio anche per quest’anno all’Europa League. A Milanello l’aria che si respira è piuttosto pesante e così sarà almeno fino a quando il tecnico e la società non chiariranno le modalità del ritiro punitivo imposto ai giocatori. Inzaghi poi, dovrà fare luce su cosa è effettivamente successo al termine del match di Udine: voci vicinissime allo spogliatoio infatti, raccontano di qualche giocatore seccato con l’ex bomber milanista per le dure parole rivolte alla squadra.