La dolce favola di Stefano Sturaro
E’ il 43esimo minuto del primo tempo. Juventus e Real Madrid sono ferme sull’1-1 grazie ai gol di Morata e Ronaldo. Marcelo, terzino brasiliano madrileno, si accentra dalla sinistra fino al limite dell’area di rigore. E’ in zona tiro, ma allarga per Isco che si sovrappone di gran carriera: lo spagnolo va al cross dalla sinistra, teso e preciso in direzione di James Rodriguez. Il colombiano ha tutta la porta davanti e colpisce la sfera ad occhi chiusi, convinto di far gol. Nel frattempo, però, un calciatore con la maglia a strisce bianche e nere coperte sul retro dal numero 27 aveva seguito l’azione e saltando tenta il recupero in extremis: col piede destro riesce a deviare il pallone colpito da James, mandandolo sulla traversa. E’ il salvataggio difensivo dell’anno, forse del decennio. E quel giocatore col numero 27 è Stefano Sturaro.
Quanto è romantico il calcio!
Gli Dei del pallone quando ci si mettono riescono a compiere cose straordinarie. Capita così che un ragazzo di Sanremo, umile e caparbio, dia una svolta impensabile alla sua vita in un anno o poco più. La storia di Sturaro rappresenta la vittoria della classe operaia, la rivincita dei giovani italiani, la dimostrazione che non tutti i sogni sono irrealizzabili.
Il Genoa ha creduto in lui, acquistandolo ancora bambino dalle giovanili della Sanremese. Quattro anni di Primavera, poi nel 2011 il passaggio in Prima Squadra. L’anno avvenire il solito prestito in B, al Modena, a farsi le ossa dicono. Sturaro colleziona 8 presenze e a fine stagione ritorna in rossoblu, stavolta in A: con 16 presenze e 1 gol si fa conoscere a livello nazionale. Poi, come un fulmine a ciel sereno, arriva la chiamata della Juventus. L’agente rivela: “C’era l’interesse anche di Roma ed Inter, ma Stefano voleva solo la Juve“. E così è stato: i bianconeri lo lasciano un anno a Genova, in prestito, salvo poi richiamarlo dopo sei mesi. Sturaro arriva in bianconero in punta di piedi, con la nomea del bravo ragazzo e il pronostico di chi avrebbe dovuto tappare i buchi di formazione. E invece…
La prima..
Il turnover forzato imposto da Allegri, causa proprio la Champions, gli permette un bel pò di apparizioni in campionato. Fino alla mattina del 5 Maggio, un giorno diverso dagli altri per l’ambiente Juve. Nella rifinitura Allegri prova Sturaro finto trequartista, al posto del favorito Pereyra. Alle 20.45 i sospetti trovano conferma: Sturaro giocherà titolare contro il Real Madrid. Il resto è una favola bellissima: personalità, grinta, audacia, coraggio. E quel salvataggio da urlo che ha deciso la partita. A chi, nel postpartita, gli chiede cosa si prova a marcare CR7 lui risponde: “Ci ho fatto l’abitudine“. Ma come? Di già? Sì, di già. Perché solo le persone che nessuno si aspetta possono fare cose che nessuno si aspetta.