Plus/Minus NBA: si entra nel vivo
I play off NBA segnano da sempre i momenti destinati a restare a lungo (o per sempre?) nella memoria dei tifosi. Ha iniziato come giusto che fosse Steph Curry, diventato ufficialmente MVP della stagione, mandando al supplementare la terza gara del primo turno con un incredibile canestro da tre sulla sirena. Chris Paul gli ha risposto, alzando ulteriormente l’asticella, con il canestro di gara sette che ha mandato i titoli di coda sulla più bella serie di primo turno che in molti a memoria ricordino, e forse anche sulla straordinaria carriera del nucleo storico dei San Antonio Spurs, ma questo è ancora tutto da vedere. Il play dei Clippers ha reso letteralmente leggendaria la sua prestazione giocando anche sul dolore di un infortunio muscolare alla coscia (che gli ha poi fatto saltare le prime due gare a Houston). Nella notte di venerdì si è aggiunto al club Derrick Rose. Il playmaker di Chicago ha segnato allo scadere da tre per dare ai suoi il punto del 2-1 nella serie. Poi, siccome Paul Pierce non voleva essere da meno, ecco che anche gara tre di Hawks-Wizards si è decisa con una sua tabellata proprio sulla sirena.
Il punto sulle semifinali
Caso della vita, coincidenze dello sport. Dopo due partite, tutte e quattro le serie si sono ritrovate sul punteggio di 1-1. E se è vero che una serie inizia solo quando una squadra vince in trasferta, allora le prospettive di un secondo turno emozionante c’erano già tutte. Gara tre è stata vinta dalle squadre che giocavano in casa, quindi sulla carta sfavorite per il passaggio del turno. Vediamo come invece hanno al momento tutte e quattro il pallino delle rispettive serie in mano.
Chicago ha vinto in gara uno a Cleveland sfruttando le assenze di Smith per squalifica e di Love per tutta la stagione causa infortunio. James ha tirato male ma ha fatto pubblica ammenda trascinando i suoi in gara due. Come sia finita gara tre lo avete letto poco sopra.
Golden State ha surclassato Memphis nella prima partita, ma nella seconda Mike Conley è rientrato, indossando una maschera protettiva per le fratture al volto subite contro Portland, e ha guidato la squadra ad un sorprendente upset proprio nel giorno della consegna del premio di MVP a Curry. La difesa asfissiante di Memphis e i ritmi bassi imposti dai bianco blu hanno reso la vita durissima ai Guerrieri, che ora si trovano al crocevia della stagione e non possono più sbagliare.
Washington ha conquistato il punto dell’uno a zero in casa di Atlanta esattamente come contro Toronto, ma la tegola che li ha colpiti potrebbe avere strascichi pesantissimi sulla serie e sul futuro dei play off dei capitolini. In una apparentemente banale caduta dopo un contropiede infatti, la stella dei Wizards John Wall ha riportato un brutto infortunio al polso che gli ha fatto saltare la seconda gara vinta dagli Hawks non senza fatica, soprattutto per “colpa” di un eccellente Ramon Session che ha sostituito ottimamente il compagno. Senza Wall però è davvero un’altra serie. I Maghi però ora hanno inerzia e fiducia, è un giocatore come Pierce che nei finali in volata va a nozze. Il peso specifico di questo canestro potrebbe essere incommensurabile, ma Atlanta ha le armi per reagire. La sua situazione emotiva però è molto simile a quella di Golden State.
Infine Houston – Clippers. I velieri orfani del loro leader tecnico ed emotivo hanno esordito con una vittoria in trasferta grazie alla terza tripla doppia in questi play off di Blake Griffin. In gara due Harden, secondo di veramente pochissimo nella corsa all’MVP, ha scritto l’ennesimo trentello della sua comunque memorabile stagione e ha pareggiato i conti. Nel terzo episodio però i Clippers hanno dominato, sfruttando in maniera quasi brutale tutte le lacune difensive dei texani e sfoggiando un insolito grande impatto della panchina. Se i Rockets non iniziano a difendere sul serio rischiano di finire la stagione prestissimo.
Tra sette giorni qui ve lo fare sicuramente sapere.