Serie A, diritti televisivi 2015-2018: GdF in Lega Calcio

Pubblicato il 19 Maggio 2015 alle 11:51 Autore: Stefano Merlino

Non c’è soltanto il cancro del calcio scommesse ad agitare la mattinata dei tifosi italiani: da questa mattina infatti, la Guardia di Finanza è nelle sedi di Lega Calcio, Sky e Mediaset per vederci chiaro sulla vendita dei diritti televisivi per il prossimo triennio. Trema l’intera Serie A, che poco più di un anno fa firmava un accordo decisamente più ricco rispetto a quello precedente, per la gioia delle due pay tv che da anni operano nel territorio nazionale.

Cosa prevede l’accordo

Secondo quanto approvato dalla Lega Calcio a fine giugno dello scorso anno, Sky e Mediaset si sono aggiudicate per il triennio 2015-2018 i diritti della Serie A, in tal modo distribuiti: il pacchetto satellitare al colosso britannico di Rupert Murdoch per oltre 570 milioni di Euro, mentre all’azienda fondata da Silvio Berlusconi il pacchetto digitale per 370 milioni. Con questo accordo, i club di Serie A guadagneranno una cifra vicinissima al miliardo, somma superiore di oltre 100 milioni rispetto al precedente accordo. Non tutti va detto, approvarono quell’accordo sicuramente molto vantaggioso per i nostri club: la Fiorentina infatti, preferì astenersi.

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Accordo restrittivo della concorrenza

La Guardia di Finanza d’intesa con l’Antitrust, è da questa mattina nelle sedi, sparse tra Roma e Milano, di Lega Calcio, Sky, Mediaset ed Infront. Secondo quanto trapelato da attendibili fonti investigative, gli uomini del nucleo speciale Tutela Mercati stanno passando al setaccio tutta la documentazione relativa al ricco accordo tra i club della Serie A ed i due colossi televisivi. L’accordo sarebbe stato siglato violando la normativa comunitaria e restringendo notevolmente l’ingresso di nuovi operatori ai quali non sarebbe stata concessa la possibilità di entrare nelle trattative per l’assegnazione dei diritti televisivi. La stessa Lega Calcio poi, sarebbe chiamata a chiarire quanto prima la sua posizione poiché, sempre secondo fonti investigative, avrebbe agevolato Sky e Mediaset.

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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