In NBA era da un bel pezzo che non si vedevano due finali di conference dall’esito tanto sbilanciato dopo tre partite. Golden State e Cleveland infatti conducono per 3 a 0 rispettivamente su Houston e Atlanta, esito che -stando alla storia- nessuno nella principale lega professionistica mondiale relativa alla palla a spicchi è mai riuscito a ribaltare.
Qualcuno come i Red Sox?
Solo i Boston Red Sox di baseball sono riusciti nell’impresa, proprio in finale e dopo una maledizione durata oltre ottant’anni. Ma questa, come direbbe qualcuno, è un’altra storia. Qui abbiamo a che fare con due squadre, Rockets e Hawks, che per problemi fisici e inerzia nella serie non danno minimamente l’impressione di poter aspirare a tale memorabile rimonta, anche se entrambe si mangiano le mani per aver buttato al vento in almeno un’occasione la possibilità di vincere una delle prime partite. I texani in gara due a Oakland, sotto di uno e in transizione a nove secondi dalla fine, si sono incartati senza riuscire a tirare pur avendo ancora la possibilità di chiamare un time out. Atlanta nella notte ha avuto la palla della vittoria nonostante l’espulsione di Horford a fine primo tempo, ma il tiro di un eccellente Teague è uscito e al supplementare l’hanno spuntata i padroni di casa. Curry e compagni ora hanno la quarta fuori casa ma sembra improbabile che possano perdere quattro partite in fila, cosa che peraltro in stagione non è mai successa. James e soci dal canto loro conducono anche senza Irving, precauzionalmente a riposo per un problema al ginocchio in gara due e tre, vista la buona situazione nella serie. Atlanta ha perso Korver per la stagione, ma è un alibi fittizio. La realtà è che i due giocatori sopra citati stanno facendo la differenza, e che il loro cast di supporto gira alla grande. Di dubbi insomma su quali saranno le formazioni che si sfideranno per il titolo al momento non ce ne sono. Vedremo se le avversarie porteranno a casa almeno il punto della bandiera.