Joseph Blatter è ricandidato per la presidenza della FIFA ed è quasi sicura la sua rielezione a capo del calcio mondiale, ma la sua candidatura non è ben vista da molti grandi personaggi del calcio. Il primo a scagliarsi contro il grande dittatore del mondo del calcio è il Pibe de Oro Diego Armando Maradona.
Maradona: “La FIFA è un parco gioco per corrotti”
L’ex numero dieci dell’Argentina e del Napoli è terrorizzato da un quinto mandato di Blatter e lo esplicita nella sua lettera al Telegraph. “La Fifa è un parco giochi per i corrotti. Quando chiedo perché così tante persone credono che Blatter ce la farà di nuovo la risposta è sempre la stessa – scrive Maradona -, ha ottenuto il sostegno con anni di leadership anti etica, favori e finanziamenti. C’è una malata ammirazione nei suoi confronti, quasi come quella che viene concessa a un vecchio mafioso che in qualche modo è riuscito a rimanere fuori di prigione. Sotto la sua guida la Fifa è diventata una disgrazia e un doloroso imbarazzo per quelli di noi che tengono profondamente al calcio. È un’assurdità nel 2015, non è più accettabile una cosa del genere nei paesi democratici. Né lo è alle Nazioni unite o nella maggior parte delle organizzazioni internazionali, oggi. Ma in qualche modo per la Fifa è ok. Abbiamo un dittatore a vita”. Il fantasista argentino conclude: “Perché accettiamo passivamente questa corruzione? Quando è troppo è troppo. Vogliamo indietro il nostro gioco”
Platini: “Blatter aveva detto che non si sarebbe ricandidato”
La lettera di Maradona non è la sola pietra scagliata contro lo svizzero: anche il presidente UEFA Platini sostiene che la FIFA perderebbe un sacco di credibilità rieleggendo Blatter: “Ci guardò negli occhi e ci chiese di sostenerlo in quello che sarebbe stato il suo ultimo mandato – dice Platini a L’Equipe – E ora eccoci di nuovo, come se nulla fosse mai accaduto. Forse sono troppo ingenuo, troppo sensibile o troppo idealista, ma mi sento a disagio perchè è come se inconsapevolmente avessi mentito alle mie Federazioni. Questo è ciò che mi delude, nient’altro”