Fifa, le accuse di corruzione dell’FBI: sei arresti, Blatter indagato
Una bufera mai vista si è abbattuta sulla Fifa: la polizia elvetica ha arrestato questa mattina sei importanti dirigenti e lo stesso presidente Sepp Blatter, comparirebbe tra gli indagati. I giudici americani, anche grazie agli agenti dell’FBI, hanno formulato accuse pesantissime e per le quali il governo del calcio mondiale potrebbe davvero crollare. Per i sei arrestati in Svizzera e in attesa dell’estradizione negli Stati Uniti, si parla di corruzione.
Trema il governo del calcio mondiale
L’inchiesta che sta facendo tremare il calcio mondiale e che potrebbe portare a clamorose novità (ricordiamo che a breve ci saranno le elezioni per il nuovo presidente della Fifa,ndr) parte da molto lontano e non riguarda soltanto l’assegnazione dei mondiali del 2018 in Russia e 2022 in Qatar. Gli investigatori americani, in attesa della conferenza stampa della Fifa prevista per questa mattinata, hanno lavorato sugli ultimi 20 anni della massima istituzione calcistica. Secondo quanto appreso dai giornali americani, i sei dirigenti federali avrebbero intascato mazzette da 100 milioni di Dollari sia per l’assegnazione della prossime due manifestazioni intercontinentali e sia per tutto quanto concerne la gestione dei diritti televisivi e del marketing relativi ad eventi in Sud America. Eppure, giusto un annetto fa la Fifa aveva cestinato la scomoda inchiesta di Michael Garcia voluta da Blatter per fare chiarezza sulla contestata assegnazione dei mondiali 2018 e 2022 che, secondo il giurista americano, è avvenuta elargendo tangenti.
Il nome eccellente
Il vicepresidente della Fifa Jeffrey Webb è attualmente in manette, assieme ad altri dirigenti della Concaf, ovvero l’organo che riunisce tutte le federazioni calcistiche del Nord e Centro America nonché dei Caraibi. Gli arresti sono avvenuti alle prime luci dell’alba in un prestigioso albergo di Zurigo, sede di un’importante riunione della Fifa. Il nome di Blatter, sempre in attesa di maggiori informazioni, comparirebbe nella lista dell’FBI, ma l’utilizzo del condizionale è chiaramente d’obbligo.