Il giorno che si attendeva da mesi è arrivato. Oggi, nel tardo pomeriggio, si terranno le elezioni del Presidente della FIFA ed il grande favorito è sempre l’immortale Blatter. Immortale perché nonostante gli scandali degli ultimi giorni, le tangenti, gli arresti, il rischio di un clamoroso ritiro dei grandi sponsor FIFA e la UEFA avversa, lo svizzero ha i numeri per essere rieletto già al primo turno. Poche le possibilità per lo sfidante, il principe giordano, Alì.
Elezioni FIFA, come funzionano?
Sono 209 gli aventi diritto al voto per questa speciale consultazione elettorale, forse la più tragica che abbia mai affrontato il massimo organo calcistico mondiale. I 209 sono i presidenti o i delegati di tutte le federazioni calcistiche nazionali suddivisi per federazione continentale di appartenenza, quindi i votanti sono così suddivisi: Confederazione africana (Caf) 54 voti; Uefa 53; Confederazione asiatica (Afc) 46; Confederazione nord e centroamericana (Concacaf) 35; Confederazione Oceania (Ofc) 11, Confederazione sudamerica (Conmebol) 10. Per essere eletti al primo turno è necessario avere 2/3 dei voti (140), se nessun candidato raggiunge tale soglia si passa al secondo turno in cui è sufficiente la maggioranza semplice (105) per eleggere il presidente FIFA.
Elezioni FIFA, lo scacchiere politico
Quando si sostiene che Blatter sia il grande favorito, lo si fa con i dati, e i voti, alla mano. Nonostante il voto sia segreto, infatti, si è già potuto capire quali sono le preferenze della maggior parte delle federazioni chiamate al voto. Cerchiamo di capire come gli sfidanti, rimasti in due dopo il ritiro delle candidature di Figo, Champagne e Van Praag, si spartiscono i voti.
UEFA: i 53 voti che arrivano dall’Europa sono il bacino di voti più sicuro per il principe Alì che ha ricevuto già da tempo l’appoggio di Platini, da sempre molto critico verso Blatter. Il francese, dopo aver rinunciato ad una sua diretta candidatura, ha fortemente sponsorizzato il giovane giordano e, dopo lo scandalo degli ultimi giorni, ha lavorato al fine di compattare le federazioni europee incassando molti si e un no netto e scontato della Russia, per voce di Putin fra l’altro.
Confederazione Africana: il continente nero è a maggioranza pro Blatter: poco importa agli africani degli scandali che hanno coinvolto la dirigenza FIFA. Lo svizzero ha sempre cercato di favorire il movimento calcistico africano e lo ha dimostrato con l’assegnazione per i mondiali 2010 al Sudafrica, anche questo è uno dei casi su cui indagano gli agenti FBI. L’unica speranza per Alì sono le federazioni calcistiche del nord africa, da sempre molto più vicine al calcio medio orientale che a quello africano. Blatter avrebbe quindi 40/45 voti assicurati.
Confederazione Asiatica: gli asiatici non hanno mai avuto alcun dubbio su Blatter. Qatar e Giappone, le due federazioni che trainano maggiormente il continente, hanno già espresso il loro appoggio allo svizzero – nel caso del Qatar sarebbe stato clamoroso il contrario – e sono poche le possibilità di Alì di convincere alcuni suoi “vicini di casa” visto il grande ascendente “economico” degli sceicchi. Anche in questo caso Blatter ha già in cassaforte 40 voti.
CONCAF e CONMEBOL: le Americhe sono un bacino di voti ancora in ballo. Quel che è certo è che la netta posizione della Russia a favore di Blatter costringerà gli USA a valutare con maggiore attenzione la candidatura di Alì e molti altri paesi del nuovo continente potrebbero seguire l’esempio statunitense. Il dente avvelenato degli USA nei confronti dello svizzero non si limita solo agli scandali, ma anche alla sconfitta degli States per l’organizzazione dei mondiali 2022. I fitti contatti fra la UEFA e CONCAF e CONMEBOL sembrano confermare l’ipotesi di un supporto unitario ad Alì. 45 voti potrebbero quindi andare al principe giordano.
Confederazione Oceania: l’Australia ha dichiarato apertamente il suo supporto ad Alì ed è probabile che le altre federazioni oceaniche seguano l’esempio australiano. Gli 11 voti sembrano poter finire nelle tasche di Alì.
Blatter riuscirà a fare il miracolo?
Facendo un rapido calcolo, al netto dei ripensamenti dell’ultimo minuto, sembra che il principe Alì possa arrivare ad un centinaio di voti nella migliore delle ipotesi. Tutto si giocherà al primo turno: se al giordano dovessero mancare pochi voti per essere eletto al secondo turno non è improbabile che alcuni indecisi possano farsi influenzare e indirizzare la loro preferenza verso il rottamatore di turno. Sempre che a “Re Joseph” non riesca il miracolo di farsi eleggere al primo turno, e Blatter non è sicuramente nuovo ad imprese simili.