La Lazio centra l’accesso ai preliminari di Champions League, dopo una stagione giocata ben al di sopra di ogni ottimistica previsione. I biancocelesti di Stefano Pioli sono la vera sorpresa di questa Serie A 2014-2015 conclusasi giusto ieri. Lo strepitoso terzo posto è arrivato non soltanto grazie ad un’azzeccata campagna acquisti che ha portato nella Capitale talentuosi calciatori, come il giovanissimo brasiliano Felipe Anderson. Quasi sempre, i grandi risultati sono frutto della programmazione, della valorizzazione dei più interessanti elementi provenienti dalle giovanili e di attente scelte dal punto di vista del bilancio.
Claudio Lotito
Se la Lazio è tornata tra le grandi d’Italia è grazie ad un presidente mai del tutto amato dal popolo biancoceleste e, aggiungiamo noi, da mezza Italia. Claudio Lotito è, senza dubbio, la figura chiave di questo club vicinissimo a sparire dal panorama calcistico nazionale dopo la sciagurata (ma vincente, ndr) era di Sergio Cragnotti. In questo decennio, l’imprenditore romano si è dato un gran bel da fare: anzitutto, ha aggiustato le casse laziali, quindi ha introdotto una politica per nulla spendacciona evitando contratti da nababbo o milionari acquisti. Lotito ha preferito costruire la Lazio del futuro guardando in casa propria, tra le numerose squadre del settore giovanile che durante questi anni si sono affermate a livello nazionale (la Primavera ha vinto il campionato nella stagione 2012-2013,ndr). Danilo Cataldi e il già affermato Ogenyi Onazi sono soltanto gli ultimi prodotti del multietnico vivaio biancoceleste, uno tra i più interessanti d’Europa.
Ora la Champions
Il 4 a 2 ottenuto contro il Napoli consegna agli uomini di Pioli il pass per i preliminari di Champions, manifestazione che porterebbe diversi milioni di Euro. Gli uomini mercato biancocelesti e il brillante direttore sportivo Igli Tare hanno già smaltito la sbornia per il terzo posto (10mila tifosi a Formello ad accogliere la squadra,ndr) e si sono messi al lavoro. Pioli chiede un attaccante forte da affiancare al campione del mondo Miroslav Klose che, a 36 anni suonati, continua a segnare come un ragazzino. Bisognerà chiarire poi, la questione dei rinnovi che potrebbero clamorosamente portare l’esperto portiere Federico Marchetti a lasciare Roma.