Terremoto Fifa: Warner, ex vice di Blatter, pronto a vuotare il sacco
Il terremoto giudiziario che ha distrutto i vertici della Fifa, portando alle dimissioni il presidente Sepp Blatter, potrebbe non essere cessato. Jack Warner, il vice del dimissionario boss svizzero, e già presidente dell’organizzazione che raduna tutte le federazioni del Nord e Centro America oltre che quelle dei Caraibi (Concaf,ndr), è pronto a vuotare il sacco. E’ lui stesso ad annunciarlo ad un incontro politico avvenuto qualche giorno in Trinidad e Tobago, il suo paese. Warner è un fiume in piena e attacca duramente Blatter, annunciando di “essere in possesso di informazioni preziosissime per gli inquirenti americani”.
Warner: “Temo per la mia vita”
L’arresto del numero 2 della Fifa è stato senza dubbio quello più ‘rumoroso’, vista l’importanza del suo ruolo all’interno della massima istituzione calcistica mondiale. L’inchiesta che sta lentamente portando a galla pratiche poco chiare soprattutto nell’assegnazione dei campionati del mondo e nella gestione degli sponsor, ha danneggiato la bellezza di uno sport portatore di sani valori. Warner, rilasciato su cauzione subito dopo l’ondata di arresti avvenuti a poche ore dall’assemblea elettiva, si dichiara “pronto a parlare perché non devono esserci più segreti”. L’ex vice di Blatter però, è assai preoccupato: “Temo per la mia vita, anche se ora non ho paura nemmeno della morte”.
I dubbi su Warner
Dopo aver confessato di temere il peggio, Warner inizia a raccontare le sue verità dinnanzi ad un pubblico piuttosto sorpreso. “Non ci saranno più passi indietro” tuona durante l’assemblea del Partito Liberale di Trinidad e Tobago (è un affermato politico ed è stato ministro,ndr), “la valanga che sta arrivando travolgerà tutti”. Rimangono però molti dubbi sul perché abbia deciso di parlare soltanto adesso e in occasione tra l’altro, di un importante evento politico del paese caraibico. A molti, queste dichiarazioni non convincono affatto poiché provenienti da un soggetto che per oltre un decennio ha fatto parte di quel sistema corrotto e malato che soltanto adesso l’FBI sta smantellando.