Milan-Mr. Bee (e Doyen Sports): il matrimonio dell’anno
Dopo un lungo tira e molla, finalmente è stato celebrato il matrimonio dell’anno. Il 48% del Milan è stato venduto da Silvio Berlusconi al ricco Bee Taechaubol, universalmente noto come Mr. Bee. L’operazione, conclusasi nella serata di ieri (venerdì,ndr), non intaccherà la spartizione dei poteri visto che la famiglia Berlusconi continuerà ad avere la maggioranza. Inoltre, aspetto forse più importante, il tycoon thailandese verserà oltre 450 milioni di Euro nelle casse del Milan, consentendo di fatto un’importante campagna acquisti estiva.
E’ ufficiale
“Il presidente Silvio Berlusconi ha approvato l’accordo firmato dall’amministratore delegato di Fininvest Pasquale Cannatelli e Mr. Bee Taechaubol che prevede di trattare in esclusiva per un periodo di otto settimane un rapporto di collaborazione relativo all’Ac Milan. In questo periodo Silvio Berlusconi, che continuerà ad essere presidente, e Mr. Taechaubol lavoreranno per costruire insieme un grande ed ambizioso progetto economico e sportivo per riportare il Milan ai massimi livelli del calcio italiano ed internazionale che gli competono per storia, prestigio e risultati”. Con questo comunicato ufficiale apparso sul sito del club rossonero alle 23.55 di ieri, Mr. Bee sbarca nel campionato italiano, dopo che negli ultimi mesi si erano rincorse tante, troppe voci, sui possibili acquirenti. Battuto l’altro soggetto fortemente interessato ad investire, ovvero il governo cinese che per diverse ha trattato con Berlusconi.
Non c’è solo Mr. Bee
Il popolo rossonero può tirare un sospiro di sollievo: il Diavolo rimarrà tra le braccia di una famiglia che da oltre un trentennio lo sta amando più di ogni altra cosa. L’uomo che Berlusconi ha scelto per riportare il Milan tra le grandi d’Italia e d’Europa, dopo due annate terribili, è un brillante uomo d’affari e un grande appassionato di calcio (la Global Legends Series è una sua creatura,ndr). Nonostante quel 48,48%, Mr. Bee avrà la voce grossa all’interno del Milan, anche grazie a quella tanto chiacchierata Doyen Sports che sta facendo le fortune di diversi club europei, vedi l’Atletico Madrid. Il fondo di investimento brasiliano è stato scelto dal thailandese per la politica sportiva del Milan, ovvero occuparsi di calciomercato anche grazie ai diversi cartellini ‘famosi’ di cui è in possesso, uno su tutti quello del colombiano del Manchester United Radamel Falcao.