Dovesse iniziare quest’oggi il campionato di Serie A, il Milan sarebbe lo stesso di quello che è giunto appena decimo al termine di una stagione pressoché anonima. In panchina troveremmo ancora Pippo Inzaghi, e non quel Sinisa Mihajlovic il cui arrivo a Milano è stato ufficialmente rimandato. Nell’undici titolare poi, altro che Jackson Martinez o Zlatan Ibrahimovic, ma gli stessi giocatori che tanto hanno fatto arrabbiare il popolo rossonero con prestazioni gravemente insufficienti. Insomma, nonostante proclami e titoloni sulle prime pagine dei principali quotidiani sportivi nazionali, di nuovo nel Milan ci sarebbe soltanto Bee Taechaubol, azionista di minoranza con il 48% delle quote.
Mihajlovic in stand by
Secondo indiscrezioni vicine all’ambiente rossonero, Inzaghi non ha per nulla gradito le modalità con le quali è stato ‘elegantemente’ messo da parte. Ironia a parte, l’ex bomber è su tutte le furie per essere stato scaricato tardivamente, soltanto quando il club ha trovato l’accordo con il tecnico serbo. Inzaghi quindi, sarebbe stato tenuto all’oscuro di tutto sia da Adriano Galliani che da Silvio Berlusconi. Mihajlovic verrà ufficializzato soltanto dopo che il Milan avrà risolto la questione con il tecnico piacentino, deluso dal trattamento riservatogli. Le parti, almeno così pare, giungeranno ad un accordo definito ‘amichevole’ entro e non oltre il 30 giugno. Fino a quella data pertanto, Inzaghi sarà l’allenatore del Milan, così come confermato dal sito ufficiale del club.
Jackson Martinez: “Non c’è solo il Milan”
L’attaccante del Porto e della nazionale colombiana, attualmente impegnato in Coppa America, gela l’entusiasmo dei tifosi rossoneri, un po’ come se su Milano si abbattesse una bufera di neve di origine siberiana. “Non c’è soltanto il Milan interessato a me” avverte Jackson Martinez, “ci sono altri club europei che mi vorrebbero”. Le parole del colombiano potrebbero sia accelerare le trattative per portarlo a Milano sponda rossonera, sia aprire a possibile altre destinazioni.