In un’estate senza Coppa del Mondo o Europei i grandi appassionati di calcio si sono dovuti temporaneamente accontentare della Copa America, ma da domani parte il Campionato Europeo U21 che permetterà ai tifosi di non dover puntare la sveglia alle tre del mattino per gustarsi del buon calcio.
I gironi dell’Europeo U21
La ventesima edizione della più importante competizione calcistica giovanile, a pari merito con la Coppa del Mondo U20, si terrà in Repubblica Ceca e il calcio d’inizio di Repubblica Ceca – Danimarca alle ore 18 di domani darà il via a due settimane di divertimento all’insegna del calcio giovanile. Nel gruppo A, oltre alla già citata padrona di casa e Danimarca, ci sono la Germania e la temibile Serbia, qualificatasi grazie alla vittoria contro i campioni in carica spagnoli ai play-off con un punteggio di 2 a 1. Grande attesa per il gruppo B dove si trovano gli azzurrini di Di Biagio che se la dovranno vedere contro Svezia, Portogallo e Inghilterra; girone non facile per l’Italia con la Svezia, sulla carta l’avversaria più abbordabile, capace di far fuori la grande Francia ai play-off, l’Inghilterra che schiera Kane, 21 reti all’attivo in stagione per la giovane punta del Tottenham e il funambolico Portogallo.
Piccole grandi stelle: da Meyer a Berardi
Fino a qualche tempo fa il C.T. degli azzurrini non avrebbe esitato a chiamare in causa gente come Verratti, fuori quota ma convocabile, per trascinare la truppa, ma Di Biagio no: lui punta tutto sul gruppo che si è venuto a creare in questi due anni. Non che l’Italia sia a corto di giocatori dal grande profilo tecnico: Bardi, Rugani, Sturaro, Baselli, Zappacosta e Berardi sanno il fatto loro e hanno già una buona dose di esperienza nazionale sulle spalle. Certo è che volendo confrontare gli azzurrini con la Germania U21 Di Biagio, sulla carta, è messo molto peggio: Leno, Ginter, Can, Ter Stegen e Meyer sono tutti nomi che abbiamo già sentito pronunciare molte volte durante le telecronache delle sfide di Champions League. La grande evoluzione del calcio tedesco sembra non abbia raggiunto il suo apice alla finale di Rio, sembra invece che quel momento sia stato solo l’inizio di un ciclo molto difficile da interrompere. Nelle altre squadre occhi a Huges (Inghilterra), Bernardo Silva (Portogallo), Guidetti (Svezia), Djuricic (Serbia), Fischer (Danimarca) e Kadlec (Rep. Ceca).