Potrebbe arrivare ben presto al capolinea l’avventura di Antonio Conte sulla panchina della Nazionale. L’ex tecnico della Juventus infatti, rischia davvero grosso dopo la richiesta di rinvio a giudizio chiesto dalla procura di Cremona nell’ambito dell’inchiesta sul calcio scommesse. Conte, diventato Commissario Tecnico dopo la disfatta ai mondiali della scorsa estate in Brasile, sembra essere seriamente preoccupato per quanto potrebbe accadergli nei prossimi mesi, vista l’accusa di frode sportiva.
Conte non ha convinto
Nonostante negli ambienti federali non si sia aperto alcun ‘caso Conte’, confermato dallo stesso presidente Carlo Tavecchio, l’aria sta diventando pesante. C’è imbarazzo per la difficile posizione del cittì, soprattutto se si considerano che i prossimi mesi saranno decisivi per la qualificazione agli europei del 2016 in Francia. L’Italia di Conte non ha finora convinto del tutto, sia per l’allergia ai goal dei nostri attaccanti e sia per la ‘poca simpatia’ di alcuni club della Serie A nei confronti di un tecnico molto esigente. Gli stage proposti da Conte durante la stagione sono stati più e più volte bocciati, soprattutto da parte di chi ha molti nazionali in squadra, come la Juve.
Estate bollente
L’ex centrocampista juventino quindi, rischia seriamente di vedere gli europei del prossimo anno in televisione. La Federazione, che in diverse occasioni ha dichiarato guerra ai tesserati coinvolti nel calcio scommesse, seguirà attentamente l’evolversi dell’inchiesta lombarda e non esiterà a dare il benservito a Conte non appena emergeranno particolari ‘imbarazzanti’. La panchina della Nazionale insomma, potrebbe clamorosamente rimanere vuota anche se non per molto. Diversi allenatori italiani sono momentaneamente fermi ai box per ‘motivi personali’: chi per curarsi, chi perché cacciato dal proprio presidente, chi infine, perché ancora legato contrattualmente ad un club. Non avete ancora capito a chi ci stiamo riferendo? Benissimo, eccovi i nomi ed i cognomi dei candidati all’eventuale dopo Conte: Carlo Ancelotti, Vincenzo Montella e Luciano Spalletti.