Il presidente Ferrero è entrato nel mondo del calcio da poco più di un anno e si è già fatto notare diverse volte per il suo stile comunicativo “grezzo” e diretto ed ogni volta che viene intervistato si parla di “Ferrero Show”. Ben sapendo che non è propriamente il più politicamente corretto fra i presidi dei club di Serie A, cosa ci si può aspettare se ad intervistarlo è uno dei giornalisti più provocatori d’Italia? Quello che è uscito fuori a “La Zanzara”, programma radiofonico condotto dall’irriverente Cruciani, potrebbe costare caro al presidente della Sampdoria visto che non parla troppo bene di due presidenti di Serie A e del criminale Pulvirenti.
Ferrero: “Pulvirenti deve morire”
Partiamo proprio dal “presidente” del Catania che ha dichiarato pochi giorni fa di aver comprato ben cinque partite di Serie B; Ferrero ha un’idea piuttosto chiara: ““Pulvirenti va radiato dal calcio. Ma come si permette di fare certe cose, di sporcare il calcio? Deve essere radiato, a me certa gente fa schifo. Buttare la chiave? No, deve morire, è finito, non deve esistere, deve essere radiato lui, la squadra, tutto. E’ gentaccia. Non esiste, deve morire, non si deve salvare nessuno di questi. Uno che si permette di vendere le partite deve prendere schiaffi tutti i giorni, da tutti.” Dopo aver dunque tacciato di buonismo il sistema giudiziario italiano, Ferrero utilizza parole un po’ più fini e dialettali per scagliarsi contro il collega Lotito: “Lotito è una brava persona e lo mettono in mezzo perché fa notizia. Lavora troppo e si fida di tutti. A me “nun me po’ consiglia’ niente”, non è all’altezza di consigliare niente a nessuno. Al massimo un posto dove comprare il pesce a basso prezzo.”
Ferrero: “Io non ho benzina, ma ho tanto credito”
Ferrero se la prende anche con il presidente del Torino, Urbano Cairo, ecco le accuse: “Lui, come si dice a Roma, ha i soldi “de cioccolata”, cioè quando li metti in saccoccia poi si squagliano. È oculato, tirchio. Io invece sono un uomo molto generoso perché vengo dalla povertà”. Infine il presidente blucerchiato risponde alle accuse di essere un burattino nelle mani di Garrone e di aver per nulla risanato i bilanci della Samp giunte da ben più di un quotidiano sportivo di livello: “Appena sono entrato, ho speso un quindicino. Io non ho la benzina, ma mio padre mi ha insegnato che non bisogna essere ricchi, bisogna essere credibili e io ho tanto credito perché non è vero che le banche non prestano i soldi, quando tu hai un progetto serio e restituisci i denari le banche ti seguono, punto.”