A movimentare le acque di un Wimbledon finora senza grossi scossoni ci ha pensato Rafael Nadal. Se infatti tutti gli altri big hanno superato il secondo turno in scioltezza, avendo la meglio dei rispettivi avversari senza grosse difficoltà lo spagnolo ormai numero 10 del mondo è crollato contro il tedesco Dustin Brown in quattro set con il punteggio di 7-3,3-6,6-4,6-4. La partita resa divertente dai differenti stili di gioco dei due avversari ha messo in evidenza un Brown indomito che ha sfruttato al meglio il suo servizio e le continue discese a rete. Dall’altra parte però si è visto un Nadal lento, imballato, a fasi alterne al servizio e tradito più volte da quel dritto incrociato profondissimo che un tempo era il piatto forte della casa. Il tennista tedesco aveva già battuto Rafa lo scorso anno ad Halle, ma questa vittoria, arrivata sul centrale di Wimbledon, è senza dubbio la più importante della sua carriera. Nessun problema invece per gli altri big: Federer liquida in un’ora e 25 minuti l’americano Querrey avversario sempre temibile sull’erba. Lo stesso, e nello stesso tempo di gioco, fa Murray con il più modesto Haase.
Capitolo Italia
Si assottiglia ulteriormente la pattuglia italiana in quel di Londra; delude Fognini che non riesce infatti a superare il secondo turno, travolto da Pospisil. Prestazione assolutamente incolore per il tennista ligure ancora una volta tradito dai propri limiti mentali. Bene invece Seppi, che supera, con qualche difficoltà, il croato Coric e si regala un terzo turno di grande prestigio contro l’idolo di casa Murray.
Molto bene anche la Giorgi che ha rispettato i pronostici contro la spagnola Arruabbarrena in poco più di un’ora di gioco con un 6-0, 7-6. Anche per lei terzo turno complicato contro la Wozniacki numero 5 del mondo, anche se la tennista marchigiana è solita tirare fuori il meglio di se proprio nelle sfide contro le big del circuito.
Stelio Pagnotta