Vettel batte le Mercedes: mondiale 2015 riaperto?
Può una gara dominata dal primo all’ultimo giro riaprire clamorosamente un mondiale destinato ad essere un affare delle Mercedes? Sebastian Vettel, con la seconda vittoria stagionale in Ungheria, ha confermato che la Ferrari di quest’anno è tutta un’altra cosa rispetto a quella dell’ultimo fallimentare biennio targato Fernando Alonso. Non che il pilota spagnolo, ora prima guida alla McLaren Honda, non abbia combattuto con tutte le sue forze durante i suoi anni con la Rossa, però in questo 2015 l’aria a Maranello e dintorni è cambiata. Sergio Marchionne e Maurizio Arrivabene finora, le hanno azzeccate tutte.
Cronache ungheresi
Nel circuito di Budapest, in uno dei week end più tristi dell’ultimo ventennio a causa della morte di Jules Bianchi (il pilota era in coma da molti mesi dopo l’incidente di Suzuka, ndr), la Ferrari di Vettel diventa improvvisamente una monoposto veloce, affidabile e da battere. L’unica nota stonata è il ritiro di Kimi Raikkonen dopo una gara condotta dietro il compagno di squadra a causa di un problema elettrico. Peccato per l’ice man finlandese, che avrebbe potuto regalare al popolo ferrarista una doppietta che non si vede da tanti, troppi anni. La gara di Vettel è pressoché perfetta a partire da una partenza meravigliosa: Lewis Hamilton, come nel suo peggior incubo, vede la Ferrari numero 5 soffiargli la prima posizione e conquistare un sacco di secondi giro dopo giro. Il campione del mondo inglese, incapace di gestire la rabbia per una partenza gravemente insufficiente, sbaglia tantissimo e rende divertente il pomeriggio ai commissari di pista a causa di manovre ben al di sotto della legalità. Anche a Nico Rosberg le cose sono andate piuttosto male, nonostante per buona parte della gara abbia tenuto il passo delle Rosse. Il tedesco vice campione del mondo buca ad una manciata di giri dalla bandiera a scacchi, a tutto vantaggio del compagno di squadra che potrà passare un estate da leader del mondiale piloti.
Mondiale riaperto?
Andare in vacanza dopo un gran premio così deludente può trasformarsi in un incubo per le imbattibili Mercedes magistralmente dirette dall’ex ferrarista Niki Lauda, protagonista in settimana di dichiarazioni poco carine verso la sua ex scuderia. Hamilton infatti potrebbe passare un’estate agitata: all’inglese, la scuderia tedesco-britannica ha contestato una gara condotta da ‘dilettante’ e caratterizzata da tanti errori dovuti al nervosismo. Discorso diverso per Rosberg, vittima della sfortuna nonostante una gara all’attacco delle Rosse che avrebbe potuto regalargli il momentaneo primato in classifica piloti. Tra circa 3 settimane in Belgio, la Ferrari si presenterà col morale alle stelle e con tanta voglia di dar fastidio alle due Mercedes. Vettel e tutti gli uomini del box daranno filo da torcere sia ad Hamilton, distante una quarantina di punti dal tedesco della Ferrari, e sia a Rosberg, ad appena 20 punti. Alla Mercedes insomma, consigliamo vivamente di aspettare che la matematica si pronunci prima di stappare lo champagne e partire con i festeggiamenti per quello che potrebbe essere il secondo mondiale di fila.