Spagna e Champions League sembra ormai essere un binomio inscindibile. Dopo aver dominato per quasi un decennio con la propria nazionale , adesso a farla da padrone in ambito Europeo sono i club iberici e così per la prima volta nella storia – da quando esiste l’attuale formula (1991/1992) – una nazione avrà 5 squadre presenti nei gironi della massima competizione continentale. A ciò deve aggiungersi che proprio tre diversi club spagnoli – Siviglia, Barcellona e Real Madrid – hanno conquistato le ultime sei coppe europee messe in palio.
Il Valencia infatti – nonostante la sconfitta per 2-1 in casa del Monaco – va ad aggiungersi alle già qualificate Barcellona, Real Madrid, Atletico Madrid e Siviglia, quest’ultima qualificata in Champions League grazie alla vittoria
Tra le spagnole però, l’unica testa di serie nel sorteggio di domani sarà il Barcellona, che ha vinto l’ultima di edizione di Liga e Champions League. Da quest’anno, infatti, in virtù delle nuove modalità di sorteggio volute da Platini nella prima urna entreranno da teste di serie solo le vincitrici dei sette campionati con il ranking migliore (visto che le finaliste della passata edizione hanno vinto anche il campionato nazionale, si è liberato un posto per l’ottava federazione – l’Olanda – con il PSV ). Le altre quattro spagnole si divideranno tra la seconda ( Real Madrid, Atletico Madrid, Valencia ) e la terza ( Siviglia, in caso di qualificazione di Manchester United o Leverkusen ) fascia, tutte con l’obiettivo minimo dei quarti di finale; in tal senso se il Barcellona e il Real Madrid vanno di diritto nel novero delle favorite per la vittoria finale, le altre tre spagnole saranno comunque delle vere e proprie mine vaganti pronte a sconvolgere gli equilibri della Champions League che riparte da dove si era fermata: nel segno della Spagna.