Juventus, via anche Coman. C’è Draxler?

Pubblicato il 29 Agosto 2015 alle 07:06 Autore: Stelio Pagnotta

Dopo Llorente altra uscita eccellente in casa Juventus : Kinsley Coman dopo una sola stagione in cui aveva collezionato 22 presenze e 1 gol lascia Torino direzione Monaco di Baviera. L’affare è stato perfezionato nella serata di ieri dopo che negli ultimi giorni l’interessamento del Bayern Monaco si era fatto sempre più forte : prestito oneroso da 7/8 milioni di euro e diritto di riscatto fissato intorno ai 20.

Guardiola lo voleva fortemente, Vidal – appena arrivato dalla stessa Juventus – lo aveva chiamato al Bayern; “Anche se è giovane ha una grandissima qualità ed è molto veloce. Può fare una grande carriera e crescere tantissimo nei prossimi anni. Mi piacerebbe se mi raggiungesse al Bayern, sarebbe utile alla nostra squadra” aveva dichiarato il cileno qualche settimana fa a Sportbild. L’unico a non essere d’accordo – molto probabilmente – era Massimiliano Allegri: la scelta di schierarlo titolare sia in Supercoppa a Shangai , che alla prima di campionato con l’Udinese draxlerrappresentava un chiaro segnale di quanto Coman fosse importante per lui.

Le logiche di mercato però hanno imposto la cessione e i 25/28 milioni che saranno incassati rappresentano un’ulteriore plusvalenza per il club di Torino; Coman era infatti arrivato a parametro zero e la Juventus aveva necessità di incassare per poter puntare sia all’obiettivo dichiarato del mercato bianconero – Draxler – che al centrocampista “totale” per completare la rosa. Si preannunciano quindi giorni molti intensi per Marotta che dovrà lavorare su un doppio fronte. Ma la priorità resta il trequartista tedesco.

Solo in questa ottica si può leggere il sacrificio di uno dei talenti più giovani e cristallini presenti sulla scena europea.

 

L'autore: Stelio Pagnotta

Classe 1988, laureato in giurisprudenza ho frequentato un master in management della comunicazione pubblica. Scrivo per diletto,amo lo sport, concilio queste due passioni collaborando con la sezione sportiva del termometro politico.
Tutti gli articoli di Stelio Pagnotta →