E’ il pilota più veloce, quello da battere. Lewis Hamilton si gode la vittoria nel GP di Monza davanti alla Ferrari di Sebastian Vettel ma, con molta umiltà nonostante il suo modo di essere piuttosto eccentrico, non si sente ancora un campione del mondo. L’inglese della Mercedes, nonostante la paura post gara legata al curioso caso della pressione degli pneumatici, è ancora molto emozionato per una gara pressoché perfetta e per la ‘marea rossa’ dell’autodromo brianzolo.
Monza non si tocca
Hamilton, in un’intervista pubblicata da Il Messaggero, esprime la sua opinione circa il dibattito di questi ultimi giorni relativo al futuro di Monza. “L’autodromo non si tocca” tuona il pilota, “qui c’è storia e passione, non si possono sacrificare circuiti come questo”. L’inglese poi, indica quali sono gli obiettivi stagionali ma non se la sente affatto di essere accostato all’immenso Ayrton Senna: “Sono onorato di questo paragone, ma lui è troppo grande. Il campionato comunque, non è ancora chiuso, dobbiamo stare sempre attenti alle Ferrari che sono in crescita”.
Il futuro
Qualche anno fa, più di qualcuno scriveva di un possibile approdo di Hamilton alla Ferrari. Quell’ipotesi tuttavia, rimase fantascienza e alla fine l’inglese scelse la Mercedes dove iniziò un percorso incredibilmente vincente. “Ho ancora anni di contratto” confessa, “poi vediamo, questi giovani fanno paura”. E la Ferrari? “Sono rimasto colpito dall’amore degli italiani verso il Cavallino, non avevo mai visto tutto ciò, che passione qui in Italia”.