Svolta storica, dopo la Fiorentina anche la Sampdoria si tinge di rosa
Attraverso una nota apparsa ieri sul suo sito ufficiale la Sampdoria ha comunicato la creazione dell’U.C. Sampdoria femminile. Nel settore giovanile blucerchiato infatti ci sarà anche una formazione femminile under 12 con i primi allenamenti che inizieranno ad ottobre per ogni bambina e avranno luogo presso il campo degli Emiliani, centro completamente dedicato al calcio rosa.
Un primo passo per adempiere a quelle riforme messe in moto nello scorso mese di maggio dalla Figc con l’obiettivo di risollevare le sorti del calcio femminile in Italia, uno dei pochissimi paesi europei in cui – negli ultimi anni – il numero delle ragazze che praticano calcio si è ridotto. La Federazione ha provato a mettere una toppa e ha approvato una “norma” che obbliga le società di Serie A e B ad avere una formazione di Giovanissime (Under 12) a partire dalla stagione 2015-2016 e di Allieve (Under 15) dall’anno successivo prevedendo anche la possibilità per i club professionistici maschili di acquisire il titolo sportivo della controparte femminile. Una sorta di anno zero per il calcio femminile e la Sampdoria è stata immediatamente pronta ad accogliere la sfida.
Fiorentina: l’inizio di una nuova epoca?
Passo ancora più deciso era stato compiuto nel mese di agosto dalla Fiorentina che – per la prima volta nella storia del calcio italiano – ha rilevato il titolo sportivo dell’ACF Firenze e ha fondato la “Fiorentina Women’s Football Club”, con la presidenza affidata a Mencucci (già consigliere delegato dei viola ndr). Per la prima volta quindi nel nostro calcio una società avrà oltre ad una squadra maschile , anche quella femminile. E a Firenze hanno voluto fare le cose in grande con l’inserimento nell’organigramma di molte figure che avevano già esperienza nel mondo del professionismo. Le ragazze – rigorosamente in maglia viola – saranno guidate da quella Patrizia Panico, che alla soglia dei 40 anni rappresenta ancora oggi un monumento del calcio – femminile – italiano.
L’obiettivo? Conformarsi a quanto accade nel resto d’Europa e porre le basi per la crescita di un intero movimento. Non sarà facile e saranno necessari alcuni anni affinché si possa arrivare ad un campionato composto interamente da squadre professionistiche, ma il primo passo è stato compiuto.