La realizzazione del progetto del nuovo stadio della Roma, il “Colosseo Moderno” concepito come una struttura all’ avanguardia con uno dei sistemi di posti a sedere meglio organizzati a livello mondiale, con servizi di livello internazionale, potrebbe incontrare nuovi ostacoli.
L’Atac – l’azienda capitolina che gestisce i trasporti – dopo aver stilato una relazione con valutazioni e simulazioni dei flussi di trasporto, attraverso un parere tecnico argomentato, ha escluso il prolungamento della linea B fino a Tor di Valle, zona dove dovrebbe sorgere l’impianto. Ha però chiarito che la diramazione della linea B era solo una delle ipotesi esaminate ed è stata scartata in favore di un’altra soluzione: il potenziamento della linea ferroviaria Roma-Lido e la realizzazione di una nuova stazione ferroviaria proprio per lo stadio. L’Atac dunque “ha diffidato chiunque intenda attribuirle iniziative non vere, forzando interpretazioni in maniera surrettizia” precisando che il proprio ruolo è solo quello di garantire la mobilità cittadina.
La denuncia di Legambiente: “a rischio lo stadio”
In particolare nel comunicato diramato sul sito del gruppo ambientalista si fa riferimento alla delibera del Consiglio comunale del 22 Dicembre 2014 che stabilisce come condizione necessaria alla realizzazione dello Stadio il “potenziamento dell’offerta di trasporto su ferro a servizio dell’area di Tor di Valle e della città con frequenza di 16 treni/ora nelle fasce orarie di punta giornaliere, prioritariamente attraverso il prolungamento della Metro fino a Tor di Valle“. Stando a quanto afferma Zanchini il potenziamento della linea ferroviaria Roma-Lido non garantirebbe queste condizioni ed è per questo che il progetto sarebbe a rischio.