Convocazioni nazionali: quanti lasciano i campi d’allenamento?
Tornano le partite di qualificazione per Euro 2016, con le nazionali europee in campo da giovedì a martedì.
Anche le nazionali minori, dall’Under 21 in giù, lottano per un posto nel torneo tra le squadre comunitarie.
Nel calendario troviamo anche i match di qualificazione al Campionato del Mondo del 2018 per le nazioni asiatiche, sudamericane ed africane, la CONCACAF di Nord e Centro America e tante, tante amichevoli tra nazionali.
La Serie A si ferma, gli allenatori possono recuperare gli infortunati e rodare nuovi schemi per coprire le falle delle ultime giornate, in vista di nuove ambizioni.
Ma molti giocatori non ci saranno sui campi d’allenamento: la patria chiama e si veste la maglia della propria nazione.
E quanti sono, effettivamente, gli impegnati in campo internazionale? Chi risentirà maggiormente di questa settimana senza campionato?
Vediamolo nel dettaglio.
Il Bologna dovrà fare a meno di 3 giocatori: per la maggiore Taider vestirà la maglia dell’Algeria e Krivicic quella della Slovenia Under 21; nel mezzo c’è Mbaye, in campo con il Senegal Under 23.
Stessa sorte per il Carpi: i portieri Brkic e Belec giocano le qualificazioni europee per Serbia e Slovenia, mentre Wilczek è atteso in Polonia.
Insieme alle due neopromosse c’è l’Empoli che, anche a causa degli infortuni, manda a spasso Mchedlidze, Buchel e Zielinski, rispettivamente a cercare una chance europea con Georgia, Liechtestein e ancora Polonia.
Rimane a quota 3 anche il Palermo: Chochev e Trajkovski sono gli europei, impegnati con Bulgaria e Macedonia, l’africano è Lazaar, occupato dal doppio impegno marocchino.
Un gradino più su c’è il Verona, che rinuncerà a 4 giocatori: Helander vola in Svezia, Moras in Grecia, Hallfredsson in Islanda; in più c’è Gollini, impegnato con l’Under 20 italiana.
A braccetto arriva il Sassuolo, con i giovani Under 20 Fontanesi e Pellegrini, che chiudono il quadretto di cui fanno parte Duncan e Vrsaljko, accasati in Ghana e Croazia.
A quota 5 si stabiliscono Atalanta, Chievo, Genoa e Frosinone.
Per i primi i nomi sono degli italiani Conti, Grassi e Monachello, convocati da Di Biagio, di Kurtic e Radunovic con Slovenia e Serbia Under 21.
I clivensi rilanciano con Birsa e Cesar, che faranno compagnia a Kurtic, il congolese M’poku, il finlandese Hetemaj e l’Under 20 Mattiello.
A Genova mancano il kosovaro Ujkani, il senegalese Cissokho, il greco Tachtsidis, il venezuelano Rincon e lo svizzero Dzemaili.
Per il Frosinone, invece, tocca a Tonev giocare le qualificazioni per la Bulgaria, mentre Gomis coprirà i pali del Senegal, Leali e Longo si uniranno alla cordata Under 21 e Chibsah sarà uno dei ghanesi Under 23.
Sono 6 i convocati per la Sampdoria: Soriano ed Eder vestono l’azzurro, Moisander va in Finlandia da Hetemaj e Zukanovic parte in direzione Bosnia, Mesbah scende in Algeria e Ivan ha la chance con l’Under 21 slovacca.
A 7 si ferma il Torino, ma il numero comincia a farsi pesante: Quagliarella e Padelli sono impegnati con la nazionale di Conte, con i piccolini c’è Benassi; Glik è l’altro europeo, in campo con la Polonia, poi il ghanese Acquah e i sudamericani Gaston Silva e Martinez, impegnati con Uruguay e Venezuela.
Si arriva addirittura a 9 per la Lazio, che si ritrova privata degli italiani Candreva, Parolo e Cataldi (quest’ultimo con l’Under 21), gli europei Berisha, Lulic e Milinkovic Savic, con le maglie di Albania, Bosnia e Serbia, l’Under 23 brasiliano Felipe Anderson, l’argentino Biglia ed il nigeriano Onazi.
Stessa cifra per l’Udinese: l’Under 19 chiama il talentuoso Meret, mentre l’Under 21 portoghese vuole Bruno Fernandes; poi Ghana e Mali per Badu e Wague, Iraq per Adnan, Paraguay per Piris e le europee Grecia e Svizzera per Konè, Karnezis e Widmer.
Ancora fermo a 9 c’è il Napoli. Insigne dolorante è convocato da Conte, con lui i volti noti: Hamsik per la Slovacchia, Chiriches per la Romania, Mertens per il Belgio e Hysaj per l’Albania; Algeria, Senegal e Marocco vedono arrivare Ghoulam, Koulibaly ed El Kaddouri; chiude i conti Chalobah, con l’Under 21 inglese.
Doppia cifra per la capolista Fiorentina, che potrebbe risentire della sosta: in porta mancherà Tatarusanu, impegnato con la Romania; in difesa Astori e Roncaglia giocheranno per Italia e Argentina; a centrocampo mancheranno il croato Badelj, il cileno Fernandez e lo sloveno Ilicic, mentre sulle fasce tocca a Blaszczykowski con la Polonia e Bernardeschi con l’Under 21 italiana; nel reparto avanzato mancheranno Kalinic, un altro croato, e Babacar, Under 23 senegalese.
Tra le inseguitrici, però, i numeri sono maggiori.
Quella che arranca di più è il Milan, dove Miha dovrà rinunciare ad esattamente 11 elementi dopo il 4-0 subito.
Con l’Under 21 sono impegnati Calabria, Romagnoli e Mauri; Antonelli, De Sciglio, Bertolacci e Montolivo rispondono alla chiamata di Conte; Kucka vola da Hamsik in Slovacchia, Honda in Giappone; infine, Zapata e Bacca partono per la Colombia e chiudono l’elenco.
Chi insidierà la Fiorentina?
La più in forma sembra la Roma, già falcidiata dagli infortuni e senza ben 12 nazionali: una squadra più riserva.
Se volessimo provare a fare l’allenatore, schiereremmo un 4-3-3: Szczesny (Polonia) in porta, poi Digne (Francia), Gyomber (Slovacchia) e il duo Manolas – Torosidis (Grecia) nel reparto arretrato. Il terzetto di centrocampo è formato da Pjanic (Bosnia), Nainggolan (Belgio) e Florenzi (Italia). In attacco va Dzeko (Bosnia), affiancato dalle frecce Gervinho (Costa d’Avorio) e Salah (Egitto).
In panca, non per demeriti, ci va Ucan, convocato dall’Under 21 turca.
Vicinissima, invece, è l’Inter, con 14 giocatori out con le nazionali.
Qui c’è il 4-4-2 classico, facile facile. Lo sloveno Handanovic in porta, difeso dagli italiani Santon e Ranocchia, dal colombiano Murillo e dal brasiliano Miranda. Davanti alla difesa staziona il cileno Medel, poi il colombiano Guarin e i compagni croati Brozovic e Perisic. Attacco slavo con gli amichetti Ljajic e Jovetic, impegnati con Serbia e Montenegro, a chiudere una formazione che forse vedremo realmente in campo durante la stagione.
Pronti a subentrare sono Nagatomo, Gnoukouri e Manaj, convocati da Giappone, Costa d’Avorio e Albania Under 21.
Ultima, ma non per importanza, la deludente Juventus, che di nazionali ne ha addirittura 15.
Si attende che risorga dopo l’avvio altalenante e resta una delle sicure pretendenti al titolo.
Per i campioni in carica scegliamo un altro 4-3-3, ma in panchina lasciamo nomi importanti: Buffon tra i pali, ovviamente, e davanti a lui gli italiani Bonucci, Chiellini e Barzagli. Completa il quartetto il francese Evra, mentre restano ai box Rugani, chiamato da Di Biagio, e Caceres.
A centrocampo ci sono un francese, un gabonese e un colombiano. Non è una barzelletta, ma il terzetto Pogba, Lemina, Cuadrado, che relega in panchina l’argentino Pereyra.
Tridente stellare con Dybala, Mandzukic e Morata, chiamati in causa da Argentina, Croazia e Spagna.
In panchina resta Zaza, l’altro italiano rimasto.
E’ solo ottobre ed è presto per tirare le somme, con Inter – Juventus che s’avvicina e con chissà quanti giocatori infortunati dagli impegni nazionali.
Staremo a vedere.