Lo Scudetto può finire a Milano, ma non all’Inter
La Serie A 2015/2016 è uno dei campionati più avvincenti degli ultimi anni.
Ad inizio anno la Juventus sembrava ridimensionata, ma ancora favorita. Dietro la Vecchia Signora ci si aspettava solo la Roma e, poco più dietro, il Napoli.
E’ stata poi la volta di Sousa e Pioli, che hanno confermato il bel gioco di Fiorentina e Lazio, facendo aumentare le compagini coinvolte in una lotta all’Europa che conta, per una lotta che non si vedeva da anni.
La sorpresa, in relazione all’organico, è dell’Inter. Pochi giocatori di qualità, tanta quantità in campo, specialmente a centrocampo.
Se poi Icardi stenta a trascinare, le vesti di Superman di giornata le vestono Handanovic e Medel e i tre punti arrivano comunque.
Ad oggi, in testa alla classifica troviamo proprio i nerazzurri e i viola, dopo la sconfitta della Roma e la frenata del Napoli a Genova.
E va bene che in 9 punti – solo 3 partite – ci sono ben 11 squadre (e potrebbero diventare 12 con il Chievo, che deve giocare una partita in più delle altre), ma tra le favorite per lo Scudetto non si può escludere la squadra di Mancini. I punti in saccoccia ci sono, le vittorie fioccano, la grinta non manca.
Eppure, in questo campionato così sorprendente, potrebbe spuntarla l’altra squadra di Milano: il Milan di Mihajlovic.
Con risultati altalenanti, infatti, dopo aver perso gli scontri diretti con le due prime della fila e dopo scivoloni che non fanno più clamore, i rossoneri hanno incanalato una serie di vittorie chiusasi con la vittoria esterna per 3-1 sulla Lazio.
E i punti di distacco, dunque, sono solo 5.
Nell’anno dove le critiche continuano a fioccare, con i tifosi in contestazione e i seggiolini dei dirigenti sono in bilico, pur avendo portato investimenti importanti, il Milan potrebbe essere l’outsider della stagione.
E va bene che ha perso tutti gli scontri diretti, e va bene che le altre – sulla carta – hanno molta più solidità, ma 5 punti si recuperano in fretta e l’assenza di impegni europei potrebbe dare vantaggi a una formazione che, qualora centrasse una qualificazione in Champions League, potrebbe già essere considerata regina di questa Serie A.