Come se il polverone sollevato in questi giorni intorno agli atleti russi non fosse stato sufficiente, a rincarare la dose – per quanto riguarda il mondo del calcio – c’ha pensato l’allenatore dell’Arsenal Arsene Wenger.
In un’intervista rilasciata all’Equipe Sport and Style il tecnico francese ha parlato di giocatori – incontrati nel corso della sua carriera – che hanno fatto ricorso a sostanze illegali per alterare e migliorare le proprie prestazioni. “Cerco sempre di restare fedele ai miei principi e di trasmetterli ai giocatori che alleno. Sono nel calcio da decenni e non ho mai chiesto ai miei calciatori di fare un’iniezione per migliorare illecitamente le prestazioni. Ma non tutti si comportano in questo modo”, ha detto Wenger aggiungendo poi: “Non ho mai considerato l’ipotesi di alterare artificialmente le prestazioni della mia squadra, ma sono sicuro che nel corso degli anni l’Arsenal abbia affrontato molte squadre che sul tema hanno una diversa opinione“.
Non è comunque la prima volta che Wenger si lascia andare a dichiarazioni di questo tipo. Dopo la sconfitta dello scorso settembre patita dall’Arsenal contro la Dinamo Zagabria di Arijan Ademi, centrocampista che era sceso in campo per tutti i 90 minuti senza superare un test antidoping alla fine dell’incontro, l’allenatore aveva detto: “Quando ho saputo che i giocatori della Dinamo erano dopati ho capito perché avessimo incontrato tante difficoltà.”
Parole e accuse che hanno fatto piuttosto rumore e gettano nuove ombre sul mondo del calcio: la Federcalcio inglese ha già comunicato la propria intenzione di convocare Wenger per avere maggiori chiarimenti e approfondire le indagini.