Secondo una recente inchiesta portata avanti dalla Gazzetta dello Sport, il confronto del valore delle rose tra Italia e Belgio sarebbe a dir poco impietoso. Calcolando sia ingaggi sia valore dei giocatori, gli azzurri non supererebbero i 188 milioni, nulla se paragonati ai 387 dei diavoli rossi. Se a ciò aggiungiamo l’incredibile scalata del Belgio al ranking Fifa (dalla 68° posizione del 2009 al primato odierno, pur senza aver mai vinto nulla), e l’uscita dell’Italia dalla top10, possiamo vedere con esattezza i motivi che spingono l’opinione pubblica a parlare di ‘crisi del calcio italiano’. Al di là dei criteri del ranking Fifa, piuttosto bizzarri, ciò che colpisce è il terribile divario che separa l’appeal dei nostri calciatori sul mercato internazionale rispetto ai colleghi belgi. Non c’è, ovviamente, solo il talentoso Kevin De Bruyne, recentemente strapagato dal Manchester City per una cifra vicina ai 75 milioni di euro: praticamente tutti i calciatori belgi sono stati pagati non meno di 40 milioni di euro, e chi invece veste la stessa maglia da anni (Kompany, ad esempio) non vale certo cifre inferiori. Benteke, Courtois, Witsel e Lukaku sono solo alcuni dei fenomeni di questa generazione. A questi occorre aggiungere Hazard, il quale, nonostante il pessimo inizio di stagione, resta il calciatore più talentoso. L’elemento più straordinario della rosa belga è però l’età media bassissima dei suoi giocatori, con pochissimi nati prima del 1990. Anche gli azzurri, complessivamente, sono una squadra che si sta ringiovanendo, ma restano lontani dai livelli del Belgio. Contemporaneamente, il valore dei nostri giocatori in rosa è in continua discesa. Se escludiamo Marco Verratti, forse nessun calciatore convocato ha un valore superiore ai 25 milioni di euro. Gli unici altri due che potrebbero, in futuro, raggiungere cifre importanti sono Domenico Berardi e Lorenzo Insigne, non convocati però da Conte per motivazioni prettamente ‘disciplinari’. Lo strapotere economico del Belgio, in ogni caso, non è simbolo di vittoria. La giovanissima età dei suoi calciatori rende la squadra complessivamente inesperta, e questo lo si è ben notato dal Mondiale di Rio, giocato molto sottotono. Euro2016 sarà un test importantissimo per tutti, ma il futuro, purtroppo per gli azzurri, sembra tutto di quelli con la maglia rossa.