Serie A equilibrata, Ancelotti: “Incertezza rende tutto affascinante”
Carlo Ancelotti è senz’altro uno degli allenatori più vincenti ed apprezzati del panorama calcistico mondiale. Da quando si è conclusa l’esperienza alla guida del Real Madrid sta vivendo un periodo di riposo. Un periodo destinato a finire presto come ha dichiarato il diretto interessato ai microfoni di BBC Radio 5 Live. Meta preferita l’Inghilterra, dove ha già allenato tra il 2009 ed il 2011. Ma Ancelotti non esclude altre destinazioni. A Il Giornale ha poi rilasciato una lunga intervista parlando anche della nostra Serie A, del Milan e del ritorno di Andre Pirlo.
“Starò fuori fino al termine della stagione e cercherò di trovare un altro club da giugno”, afferma Ancelotti. “Al momento non alleno ma è una mia scelta, volevo prendermi un anno di pausa e me lo sto godendo”.
L’ex allenatore di Milan e Juventus ora vive a Vancouver, in Canada: “È tutto molto tranquillo e non ci sono pressioni, ma sono pronto a ripartire dopo essermi goduto i prossimi sei mesi di riposo”.
Sulla possibile destinazione, Ancelotti apre a qualsiasi destinazione: “La cosa più importante è iniziare, trovare un club con un buon progetto e che sia competitivo”. Il chiodo fisso resta l’Inghilterra: “La Premier League è la mia scelta numero 1”. Ma ribadisce: “A me interessa il progetto giusto”.
Tra le panchine maggiormente in discussione in Premier ci sarebbe quella di José Mourinho al Chelsea dove Ancelotti è già stato. L’amaro inizio di stagione per il tecnico portoghese ed i suoi blues ha dato adito alle voci di un suo possibile esonero. Ma Ancelotti da sapiente uomo di calcio difende Mou: “Dopo una stagione fantastica come quella scorsa, forse hanno perso un po’ di motivazioni e dopo alcuni risultati negativi non è facile uscirne”. E assicura: “Il Chelsea ne uscirà e Mourinho è la persona migliore per rialzarsi, ha fatto bene Abramovich a tenerlo”.
Tornando alle cose di casa nostra, a Il Giornale, il tecnico emiliano ha parlato dell’equilibrio che regna in Serie A: “Rispetto agli anni scorsi c’è più incertezza che rende il tutto affascinante. Fiorentina e Napoli sono le squadre che giocano meglio di tutte: entrambi i tecnici stanno superando a pieni voti i rispettivi esami”.
Ma nell’individuare le pretendenti al titolo non dimentica l’Inter: “Non è questione di giocar bene o male, Mancini sta tirando fuori il meglio dal gruppo da lui costruito e gliene dobbiamo dare atto. Se in estate arrivano due difensori centrali forti e Felipe Melo, è logico che non si vogliono fare i fuochi d’artificio”.
Proprio per apportare delle migliorie al gioco dei nerazzurri, è iniziata a circolare l’idea Andrea Pirlo: “Ho avuto modo di parlare con lui e ho capito che ha una voglia matta di giocare i prossimi Europei. Secondo me tornerà di sicuro in Italia, anche perché glielo ha consigliato Conte”. Quindi il suggerimento: “Io gli dico di andare dove ha vinto di più”. Al Milan?
Sull’avvio di stagione tra a alti e bassi dei rossoneri, il tecnico emiliano motiva: “Credo sia normale perché è arrivato un nuovo allenatore e sono cambiati anche i giocatori ed il metodo di lavoro”. Tra le note positive, l’esordio del giovanissimo Donnarumma: “Se uno è bravo non ci si può fermare alla carta d’identità”. Sul presidente Berlusconi: “È sempre sceso negli spogliatoi dopo le partite ed anzi, un allenatore si dovrebbe preoccupare semmai non lo facesse più o non andasse allo stadio”.
Ancelotti ha poi parlato di altri suoi ex giocatori che hanno intrapreso la carriera di allenatori. Tra questi, Nesta, ma soprattutto Gattuso, Seedorf ed Inzaghi il cui inizio di carriera non è stato molto positivo. “In Italia non è semplice, dovrebbero iniziare dall’estero. Anch’io all’epoca ebbi alcune difficoltà”.
Uno sguardo poi alla Nazionale: “Non ci sono grandissimi talenti, ma Conte ha saputo costruire una squadra solida e competitiva: Spagna, Germania e Francia partono con i favori del pronostico, ma dovranno comunque fare sempre i conti con noi”.