Roma, ennesima figuraccia ma nessuno è sulla graticola
Ancora una volta la Roma si dimostra una squadra piena di limiti in Champions. Dopo i 7-1 contro Manchester United e Bayern Monaco, arriva il 6-1 contro il Barca stellare dell’ex Luis Enrique. La delusione dei tifosi è palese (ci si aspettava probabilmente una sconfitta contro la squadra più forte del mondo, e forse di sempre, ma non così sonora).
Polemiche sulle scelta di formazione soprattutto quelle di Maicon e Keita: Iturbe a sorpresa uno dei migliori, Dzeko l’unico a lottare e pressare in avanti.
La Roma si dimostra una squadra senz’anima, poco cattiva e quasi rassegnata: non scende in campo (non si capisce quale fosse il piano tattico di Garcia visto che i giallorossi nè attaccano, nè difendono) e il Barcellona si diverte e dilaga tanto da essere sul 3-0 alla fine del primo tempo. Maicon a fine partita tuona: ”Non abbiamo giocato, non abbiamo fatto nulla, ci è andata bene”.
Sabatini se la ride e non si prende le sue responsabilità rivendicando la competitività della squadra; Garcia che nella conferenza pre gara stupisce tutti dichiarando che avrebbe giocato in base al risultato di Bate – Bayer (poi finita 1-1, risultato ideale per la Roma).
Quella giallorossa è al momento una delle peggiori difese d’Europa. Di sicuro la peggiore della Champions. La Roma ha incassato 16 gol in cinque incontri. E in campionato la retroguardia di Garcia non brilla: 15 reti subite in 13 partite, settima difesa del campionato. Quella di ieri sera è stata la 27esima partita consecutiva in Europa chiusa prendendo gol (con un bottino di 61 gol incassati).
Non tutto però è perduto: contro il Bate in casa, il 9 dicembre, la Roma si gioca il passaggio del turno che vale parecchi milioni di euro ma con questa difesa la squadra capitolina rischia grosso anche in campionato. A Garcia il compito di evitare un crollo psicologico come quello della scorsa stagione.
Roberta Lanzolla