Ora che il campionato F1 è terminato, la domanda è necessaria: quale futuro per la Formula 1? La classe regina delle gare per monoposto è, come accade ogni anno, a un bivio. Sarà probabilmente necessario prendere delle decisioni per permettere che il gap tra chi ha dominato quest’anno e chi è stato dominato non si allarghi ma anzi si riduca. Naturalmente tutto ciò non è facile, considerando che chi vince non vorrà che le cose cambino mentre chi perde avrà qualcosa da dire in proposito.
Nel 2015 sono mancate spesso le emozioni
La stagione 2015 che si è appena conclusa ha mostrato tutta una serie di limiti che se non verranno affrontati nella giusta maniera, rischieranno di essere l’elemento che ridurrà il numero di spettatori che seguono la Formula 1 e ne sono appassionati ma che da tempo non assistono più a una vera gara. Infatti molto spesso quest’anno il risultato finale ha visto terminare la gara nella stesso modo in cui questa era iniziata, con i team che viaggiano spesso in coppia, come avvenuto freuqentemente alla Williams e naturalmente alla Mercedes; l’ordine di arrivo identico a quello di partenza, solitamente con Hamilton e Rosberg fissi sul podio e la Ferrari di Vettel unico intruso, che si è comunque fatto vedere poco, anche se ha mostrato spesso di essere combattivo.
Imperativo: ridurre il gap
Qui sorge il problema fondamentale: il gap esistente tra i team, ma soprattutto tra il team campione del mondo 2015 e tutti gli altri. Se qualcosa cambierà in vista del campionato F1 del 2016 sarà necessariamente un intervento rivolto a ridurre questo gap. È naturale che se tali innovazioni vi saranno, il team Mercedes si vedrà colpire direttamente nei suoi punti di forza, che hanno permesso a Lewis Hamilton di dominare e vincere in anticipo il campionato 2015.
Eppure le innovazioni si fanno attendere
Al momento nulla è stato cambiato del regolamento 2016 ma anzi si ragiona già sui campionati 2017 e 2018. Ciò fa naturalmente dubitare che si voglia compiere un reale sforzo per rendere il campionato più combattuto. Bernie Ecclestone sottolinea profondamente la questione dichiarando che gli incontri degli Strategy Group e della F1 Commission, hanno l’unico scopo di decidere la data del successivo incontro. Secondo Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari, servono rapidamente delle soluzioni per il futuro e il bene della F1.
Davide Tramparulo