Non succede ma se succede. Luciano Spalletti ha lasciato il segno a Roma grazie a vittorie e bel gioco.
Indimenticabili le vittorie in coppa Italia (2 trofei conquistati) e supercoppa (1 vittoria contro l’Inter) senza dimenticare le imprese in Champions contro Real Madrid e Manchester United.
Indimenticabile il rapporto con squadra e tifosi, indimenticabile il suo modo di parlare alla squadra (giocatori sempre reattivi anche dopo le sconfitte più pesanti), indimenticabile l’invenzione tattica del 4-2-3-1 con cui Totti riuscì ad affermarsi come miglior marcatore d’Europa. Un suo ritorno sarebbe più che ben accetto nella capitale ma la strada è ancora lunga.
Garcia, per ora, resta ancora in sella ma la sua posizione è tutt’altro che salda. Il gioco che aveva entusiasmato Roma due stagioni fa e in parte lo scorso anno latita, la squadra manca di continuità, Dzeko è ancora un corpo estraneo e la fase difensiva preoccupa e non poco. Le partite contro Bate Borisov e Napoli saranno decisive.
Secondo alcune indiscrezioni Spalletti avrebbe rifiutato un club cinese per proporsi ai giallorossi. Pallotta lo ha sentito personalmente e messo in stand by in attesa delle prossime uscite della Roma.
Il presidente al suo arrivo a Roma ha dichiarato: “sono un po arrabbiato ma le cose si sistemeranno“. I tifosi della Roma di certo lo sono un po di più e sperano in una svolta positiva al più presto.