Juventus – Fiorentina: storia di una rivalità nata nella corsa scudetto 81/82
Domenica sera allo Juventus Stadium andrà in scena Juventus – Fiorentina: non solo una sfida di alta classifica con i viola secondi a un solo punto dall’Inter e i bianconeri in netta ripresa avendo vinto le ultime cinque partite di campionato ma anche e soprattutto una partita sentitissima tanto a Firenze quanto a Torino per via di una rivalità storica che nel corso degli anni non ha mai smesso di alimentarsi.
Negli anni sono stati tanti gli episodi che hanno reso Juventus-Fiorentina una partita diversa dalle altre: dall’11-0 inflitto nel 1928 dai bianconeri ad una Fiorentina inesperta e troppo poco matura per la Serie A fino alla contestatissima cessione di Roberto Baggio nel 1990.
Proprio il Divin Codino è stato spesso “oggetto del contendere“, contestato a Torino per non aver mai smesso di amare la Fiorentina: il’6 aprile del 1991 Roberto Baggio alla prima al Franchi con la maglia bianconera, ad inizio ripresa, venne atterrato in area dal portiere avversario ma non andò sul dischetto. L’incontro finì 1-0 per la Fiorentina e lo stesso Baggio a fine gara raccolse una sciarpa viola che gli era stata lanciata dalla curva. “E’ stata una cosa naturale, quasi un gesto di rispetto verso un pubblico che pur fischiandomi per tutta la partita, mi aveva voluto bene”, dichiarò poi il fantasista.
Forse però, tra i tanti episodi quello che davvero ha segnato l’inizio della rivalità tra le due squadre è stato la corsa scudetto dell’anno 81/82: un campionato combattutissimo, un testa a testa durato 9 mesi fino all’ultima giornata. Ai nastri di partenza la Juventus si presentò da campione d’Italia, mentre la Fiorentina guidata da De Sisti dopo il quinto posto dell’anno precedente uscì notevolmente rinforzata dal calciomercato estivo . Le squadre arrivarono all’ultima giornata appaiate in classifica, entrambe alla ricerca del titolo e con la possibilità di spareggio dietro l’angolo.
La Fiorentina impegnata a Cagliari, cui serviva un punto per salvarsi , la Juventus invece in casa del Catanzaro che poco aveva da chiedere al suo campionato. A metà ripresa gli episodi chiave: A Cagliari, su cross da destra di Antognoni, Graziani colpì di testa la palla, anticipando il portiere Corti: rete. Silenzio allo stadio per un paio di secondi. Gol annullato per ostruzione di Daniel Bertone sul portiere avversario. Poco più tardi invece a Catanzaro venne concesso un contestato rigore che permise alla Juventus di superare la squadra avversaria.