E’ tempo di Coppa Italia, ce ne siamo accorti?
Probabilmente nessuno se ne è accorto ma è già tempo degli ottavi di finale di Coppa Italia: 2 le partite previste per stasera, 4 le partite in programma (Roma- Spezia, Fiorentina – Carpi, Napoli- Verona, Juve – Torino) domani e altre due giovedì ma come di consueto, in questi ultimi anni, pochissimi sono gli spettatori e gli addetti ai lavori interessati a questo appuntamento.
Senza ombra di dubbio la Coppa Italia oggi non ha nessun tipo di fascino. Gli allenatori schierano sempre le seconde linee, gli spettatori sono disinteressati (vedi i soli 3500 biglietti venduti per Roma – Spezia che si giocherà alle 14,30 di mercoledì, scelta assurda quella della Lega), la formula non convince.
Cosa fare dunque per rendere la Coppa Nazionale un appuntamento appetibile? Di sicuro dare alla vincitrice la possibilità di entrare in Champions League potrebbe aiutare molto questa competizione: darebbe una motivazione a calciatori e società e soprattutto spingerebbe i tifosi a tornare allo stadio per spingere la propria squadra verso un traguardo davvero ambizioso che comporta prestigio e soldi. Una scelta di questo tipo potrebbe anche in qualche modo avvicinare la Coppa Italia alla FA Cup, coppa nazionale inglese di grandissima importanza, considerata un vero e proprio obiettivo stagionale per tutte le squadre partecipanti.
Le partite di Coppa Italia da noi, spesso snobbate, nascondono non poche trappole: si pensi all’eliminazione del Palermo contro l’Alessandria o alla grande fatica fatta dal Milan che ha superato il Crotone solo ai supplementari.
“Eliminare la coppa” del tutto non sarebbe la soluzione ideale, anzi è praticamente impossibile perché accordi internazionali di fatto obbligano tutti i paesi a svolgere questo torneo. La coppa “porta- ombrelli” dovremmo tenercela stretta dunque, sperando che qualcuno si inventi qualcosa per rendere quantomeno godibile lo spettacolo durante la coppa nazionale.