Tra poco più di una settimana, con la Serie A ferma per la sosta natalizia, aprirà ufficialmente la sessione di calciomercato invernale: così dopo gli ultimi mesi di voci, contatti e smentite, tutte o quasi le squadre del nostro campionato potranno iniziare la corsa all’acquisto per provare a raddrizzare la propria stagione o rinsaldare quanto fatto finora.
Ma investire a gennaio conviene? Se infatti il primo mese dell’anno è notoriamente quello dedicato ai saldi, un discorso completamente diverso va fatto per il calciomercato. Come dimostrano alcuni dei principali ‘affari’ degli ultimi anni il rischio comprando a gennaio è quello di veder lievitare il prezzo a dismisura. Lo scorso anno l’acquisto più costoso è stato quello di Doumbia da parte della Roma (quasi 15 milioni di euro), nel gennaio del 2014 Hernanes fu pagato dall’Inter 18 milioni e due anni prima nel 2013 per Edu Vargas il Napoli dovette sborsare 13,5 milioni di euro. Investimenti che quasi sempre hanno prodotto risultati poco entusiasmanti se si considerano anche i 7,5 milioni di euro spesi dalla Roma per Yanga-Mbiwa, gli 8,2 della Samp per Correa o gli 8 del Milan per Constant.
Anche quando si è speso meno però i flop non sono mancati, segno che pescare l’occasione a metà stagione è davvero difficile: da Anelka arrivato alla Juventus nel 2013 fino a Shaquiri e Podolski presi lo scorso anno dall’Inter, la lista potrebbe essere lunghissima. Tra le eccezioni, invece, Balotelli che arrivato al Milan nell’inverno del 2013 ha trascinato i rossoneri, Barzagli diventato una colonna della Juventus o Saponara rinato, lo scorso gennaio, ad Empoli, segno che se si vuole investire a gennaio forse la chiave è puntare sulla voglia di riscatto dei giocatori.
La scarsa convenienza del calciomercato invernale è confermata anche dalle big europee: Bayern Monaco, Barcellona e Real Madrid hanno chiuso a zero quattro delle ultime cinque finestre di calciomercato invernale, l’Arsenal ha speso 10 milioni di Euro e il Psg se si esclude l’acquisto di Lucas nel 2013 è stato praticamente inattivo. Più dinamici Chelsea e Manchester City: gli oltre 30 milioni spesi per Cuadrado e Bony lo scorso anno non sono certo stati dimenticati, discorso diverso invece per i due giocatori che nelle rispettive squadre non hanno lasciato alcuna traccia. Insomma, investire a gennaio si può e in alcuni casi si deve, ma la certezza è che le squadre vanno pensate e costruite in estate.