Media spettatori e load factor, gli stadi italiani sono sempre più vuoti
Presenze negli stadi: dopo la sosta natalizia martedì tornerà in campo la Serie A. Le due settimane di interruzione del campionato sono state accompagnate anche dalle ormai solite polemiche sulla possibilità di evitare, in questo momento dell’anno, una sosta così lunga. Possibilità che potrebbe diventare anche un’opportunità per invitare gente allo stadio e provare a correggere una tendenza che vede il nostro campionato inchiodato su medie spettatori bassissime rispetto alle altre principali leghe Europee.
I nostri stadi sono ormai sempre più vuoti: nelle prime 17 partite della stagione sono stati venduti in media 22.315 biglietti, numeri che si mantengono stabili rispetto a quelli della passata stagione su cui pesano però in maniera molto forte le “crisi” di Milan, Lazio e Roma. Nella classifica per presenze guida l’Inter con 50.577 di media spettatori, seguita da Napoli (38451) e Juventus (37486).
Totale e media spettatori bassissima, ma il dato più preoccupante è quello relativo al load factor, vale a dire l’indice di riempimento degli stadi, ovvero la percentuale definita dal rapporto tra affluenza media degli spettatori e capienza dell’impianto. Incrociando i due dati viene fuori un quadro della situazione molto più interessante e reale: in Serie A solo il 55% dei biglietti disponibili sono stati venduti, media lontanissima da quella degli altri principali campionati europei.
Nel nostro campionato solo la Juventus tiene il passo con l’Europa con una percentuale del 90% di riempimento dello Juventus Stadium. Bene anche Frosinone (77%), Udinese (74%) e Torino (70% ) abili a sfruttare rispettivamente l’approdo nel massimo campionato, il nuovo impianto e gli ottimi risultati degli ultimi anni. Si difendono Fiorentina (62%), Napoli (64%) e Inter (63%).
La maggior parte dei club però a stento raggiunge la soglia del 50%. Maglia nera alla Lazio, circa 22.000 le presenze medie per l’Olimpico e indice di riempimento inchiodato al 31%. Va meglio di poco al Milan: la crisi di risultati vissuta dai rossoneri negli ultimi anni ha vertiginosamente abbassato le presenze (34.000 e load factor del 42%) costringendo i ragazzi di Mihajlovic a giocare in un San Siro, sempre più spesso, semi-deserto.