Napoli, un primato low-cost. Dall’ingaggio light di Sarri (accolto con scetticismo ad inizio stagione il cui stipendio si aggira sugli 800.000 euro) agli stpendi medi dei giocatori: i partenopei spendono poco e bene.
Questo potrebbe essere un mercato decisivo per il Napoli che ha in cassa circa 50 milioni di euro da spendere per regalare al tecnico toscano la ciliegina sulla torta per vincere il campionato. Sarri, che guadagna un quarto rispetto al suo predecessore Benitez, è stato di fatto blindato fino al 2020. I partenopei giocano un calcio semplice e spettacolare: da sottolineare in particolare la straordinaria evoluzione sulla fase difensiva: se con Benitez le goleade erano una costante, con l’ex Empoli è davvero complicato per gli avversari tirare in porta. Albiol e Koulibaly definiti lenti e scarsi, adesso sembrano aver trovato in Sarri un insegnate serio e preparato (i due difensori hanno adesso almeno raddoppiato il loro calore di mercato).
Il valore complessivo della rosa si aggira sui 74 milioni di euro quinta dopo Juve (124), Roma (113), i Milan (104), Inter (94). Da sottolineare l’incredibile differenza di stipendio tra il top player azzurro Higuain (5.5 milioni annui) e il suo allenatore. L’attaccante argentino rappresenta l’univo vero “ingaggio pesante” sul libro paga di De Laurentiis ma sta ripagando la fiducia e meritando lo stipendio a suon di gol.
Il Napoli in totale spende circa il 40% in meno rispetto alle diretta concorrenti. De Laurentiis sicuramente più maturo e meno vulcanico questa volta da una lezioni a tutti i suoi colleghi con i fatti.
A questo punto è lecito chiedersi: davvero la squadra che spende di più vince?