Se qualcuno si aspettava le “vecchia” Roma di Spalletti già dopo due giorni di lavoro si sbagliava di grosso: il deludente pareggio casalingo contro il Verona ha fatto rivedere tutte le lacune della squadra giallorossa, quelle che negli ultimi temi della gestione Garcia si era palesate completamente.
Castan, ad oggi, non può giocare ad alti livelli tanto che si pensa all’idea del prestito fino a fine stagione per fargli riprendere confidenza con il campo, la difesa rischia troppo e manca di un leader, il gioco è prevedibile, gli attaccanti non segnano. Dzeko deve essere “recuperato” in fretta, prima che la sua crisi diventi cronica così come il morale della squadra.
Spalletti è già al lavoro per trovare le contromosse e rimettere la Roma in carreggiata: sta studiando la difesa a tre che potrebbe proporre a sorpresa contro la Juventus ma studia anche le mosse in chiave offensiva; in particolare le posizioni di Pjanic e Nainggolan che con il Verona hanno giocato a ruoli invertiti rispetto all’era Garcia .
Tutto questo aspettando i nuovi arrivi che dovrebbero dare nuova linfa alla Roma di Spalletti soprattutto davanti: Perotti arriverà entro fine settimana, El Shaarawy arriverà in caso di partenza, probabile, di Gervinho tentato dalla Cina. Adriano sembra più lontano, restano vive l’ipotesi Tonelli, Lens e Nacho. Intanto Cole rescinde: forse è questa l’unica buona notizia per ora in casa Roma.